Sembrano le due facce della stessa medaglia. Da un lato Johnny Depp che, qualunque cosa faccia, grazie alla vittoria in tribunale contro l’ex compagna Amber Heard viaggia ormai costantemente in trend positivo nell’opinione pubblica (anche dopo un presunto plagio di una canzone con Jeff Beck). Dall’altro Kevin Spacey, il quale dalle sue grane giudiziarie sembra uscirne sempre più malconcio. Il due volte premio Oscar per I soliti sospetti e American Beauty dovrà infatti pagare 31 milioni di dollari alla società di produzione che lo ha licenziato dalla popolare serie House of Cards dopo che sono emerse accuse di molestie sessuali. Lo ha stabilito un giudice a Los Angeles respingendo il ricorso dell’attore ed ex interprete del personaggio di Frank Underwood.
La sentenza è l’ultimo capitolo negativo per Kevin Spacey e arriva a poche settimane dopo che era comparso in un tribunale britannico per rispondere proprio alle accuse di molestie che gli sono state avanzate da tre uomini, sempre accuse sempre negate da Spacey. MRC, la società di produzione che ha realizzato la famosa serie sugli intrighi politici di Washington e trasmessa da Netflix, ha chiesto il risarcimento dopo aver espulso la star dal ruolo principale e di conseguenza aver dovuto ridefinire la sesta stagione dello show, che all’epoca subì un taglio da tredici a otto episodi.
Kevin Spacey dovrà pagare una cifra record ai produttori di ‘House of Cards’
Il tribunale di Los Angeles ha dato ragione ai creatori della serie tv, che dopo aver espulso l’attore dal ruolo principale hanno dovuto ridefinire tutta la sesta stagione