Nel boschetto della nuova edizione di X Factor c’è un fottio di animaletti po’ matti, che mi fanno ridere quando sono triste, mi fanno ridere quando sono felice, mi fanno ridere quando sono medio. In pratica mi fanno ridere sempre. Ecco perché ci prepariamo a commentarli questa sera, come l’anno scorso e come ogni giovedì, sul Divano di Rolling. Il profilo Twitter con cui ci divertiamo commentando in diretta i programmi tv. Come se fosse il nostro Bar Sport, se ci occupassimo di sport. Ma questa volta assomiglierà più a una concessionaria di moto, visto l’ospite d’eccezione… Sintonizzatevi.
Ma scordate per un momento il vitello dai piedi di balsa, la sua è una storia falsa. Beh citazioni a parte, il rientro in squadra di Elio – che non ha nessuna intenzione di lasciare le sue Storie Tese, ci tiene a precisare – è stato salutato con uno slancio di entusiasmo dalla X Factor band che grazie all’esordio della cantante Skin vede quest’anno e per la prima volta una giuria interamente composta da musicisti.
Questo ha permesso alla produzione di introdurre un’ulteriore novità strutturale, portando nuovamente l’edizione italiana di X Factor a raggiungere un primato. Una piccola rivoluzione, accolta con favore dallo stesso Simon Cowell, padrino dell’edizione britannica e degli One Direction. Per la prima volta potrà partecipare al talent una nuova categoria di concorrenti, le band strumentali – o i complessi, come dice Elio – prenderanno il posto delle boyband. «Niente Boyband, niente One Direction» dice Skin, anima rock e voce degli Skunk Anansie. Nonché artista preferita di Elio, e uno dei motivi del suo rientro in formazione, ma questo è un altro discorso. «Faccio parte di un complesso, che comunque non sta per sciogliersi – ribadisce – e quindi la mia vita, sopra e sotto al palco, è collaborare e vivere con altra gente. I gruppi di sole voci mi lasciavano sempre con l’impressione che mancasse una parte importante. L’X Factor che si fa in Italia da un po’ viene visto in tutto il mondo come centro dove si sperimentano nuove cose, questo mi fa sentire di essere dentro qualcosa di importante».
«Un po’ perché ci piace complicarci la vita, ma abbiamo raggiunto una maturità tale da alzare l’asticella e affrontare una nuova sfida. E poi abbiamo una giuria totalmente musicale a sostenerci», spiega Eliana Guerra, curatrice del programma. «Abbiamo la benedizione di Cowell e ci siamo lanciati per primi» il creatore del format considera infatti l’edizione italiana la migliore al mondo. «soltanto attraverso il rischio puoi migliorare i tuoi risultati», prosegue Scorsati, il boss di Sky.
Sembra tutto pronto per la nona edizione del talent show, che torna dunque due settimane prima del consueto, con una edizione ancora più social, interattiva ma soprattutto internazionale. Noi ci prepariamo a seguirla dal @DivanoRolling con Max Pezzali e Pierpa Peroni dal divano del suo negozio di Harley Davidson a Pavia. Si era detto 21.10 puntuali al Bar, però lo sapevamo già. Che tra una cazzata e l’altra…
Ad accoglierci questo giovedì su Sky (in replica in chiaro 72 ore dopo su Cielo, come al solito e quest’anno anche su MTV) Fedez, Mika, Elio, Skin, il padrone di casa Alessandro Cattelan e – questa volta in squadra fin dalle puntate dedicate ai casting – la produttrice e manager discografica Mara Maionchi, regina indiscussa, poi, dell’Xtra Factor. I due nuovi giudici prendono il posto di Victoria Cabello e del cantautore Morgan, che dopo otto edizioni e diverse paternità note, tra cui quella di Marco Mengoni, ha lasciato definitivamente il talent.
Ma non è stata la dipartita del cantautore ad alleggerire il clima, sottolinea Fedez: «Io comunque sono più sereno, forse anche perché sono meno sotto pressione, non è più un lavoro nuovo». «Forse la produzione è più tranquilla, per noi non cambia . L’edizione italiana di X Factor ha un’energia diversa rispetto alle altre nel mondo e questo è possibile anche grazie a Morgan» incalza Mika, che spesso si diverte a correggere l’italiano della collega Skin. Sono una bella squadra, pare, e questo è molto importante. Perché tutto funzioni bisogna azzeccare anche un altro scouting, oltre ai 12 concorrenti che si sfideranno, poi, nelle 8 puntate live in studio, quello dei giudici e del presentatore. E poi bisogna trovare la chimica giusta.