Lady Gaga ha parlato per la prima volta della pessima accoglienza riservata dalla critica a Joker: Folie à Deux, film in cui interpreta Lee Quinzel/Harley Quinn accanto al Joker di Joaquin Phoenix.
Dopo il successo di Joker del 2019 – che ha incassato 1 miliardo di dollari e portato a casa 11 nomination alla 92esima edizione degli Academy Award, con la vittoria per la migliore colonna sonora originale di Hildur Guðnadóttir e quella per il miglior attore di Phoenix –, il sequel era attesissimo, anche grazie all’aggiunta di Gaga al cast. L’uscita in ottobre però è stata accolta con recensioni estremamente negative dalla critica, oltre a registrare un risultato poco incoraggiante al botteghino. Tim Dillon, che è apparso nel film nel ruolo di una guardia di sicurezza dell’Arkham Asylum, ha rivelato che lui e gli altri membri del cast erano già scettici riguardo al montaggio finale durante la produzione.
Gaga in precedenza aveva definito la decisione del regista Todd Phillips di trasformare il sequel in un musical come “una svolta molto importante” e aveva anche elogiato “l’audacia e la complessità” del film.
Ora, in una nuova intervista con Elle, a Gaga è stato chiesto dell’accoglienza riservata al film dal pubblico. “A volte alla gente non piacciono certe cose”, ha risposto. “Sì, è così semplice”.
“Per essere un artista devi essere disposto a sopportare che a volte le persone non apprezzino qualcosa”, ha continuato. “E vai avanti anche se qualcosa non ha funzionato come avevi previsto”.
Gaga ha da pochissimo annunciato l’uscita del suo prossimo album in studio, Mayhem, la cui uscita è prevista per marzo. Sempre nell’intervista a Elle, descrive il disco come un “caos totale” in termini di genere, affermando che le sue influenze spaziano da “alternative anni ’90, electro-grunge, melodie di Prince e Bowie, chitarra e attitude, linee di basso funky, dance elettronica francese e sintetizzatori analogici”.
E aggiunge: “Per me il disco è semplicemente bello, infrange molte regole e diverte”.
Confessa di essere sempre “severa con me stessa, perché non volevo entrare in studio con idee preconcette che mi avrebbero soffocato”. Per lei Mayhem “significa seguire il proprio caos in qualsiasi angolo della vita ci porti. E in questo senso si trattava di seguire le canzoni. Scrivere così tante canzoni per questo album è stato un lavoro di totale amore. E poi alla fine bisogna essere molto spietati, tutto quello che non è abbastanza buono va semplicemente tagliato”.
Ancora: “Provo un certo imbarazzo e mi sento molto vulnerabile nel condividere [i problemi di salute mentale che ho avuto]. Ma, attraverso la realizzazione di questo album, sono riuscita ad amare davvero me stessa, nonostante tutto. Confrontarmi con la musica è stato un modo per guardare in faccia alcune delle cose che ho attraversato e dire ‘Va bene che tu sia fatto così’ e celebrarle invece di cercare di fingere che non siano reali”.
Gaga spiega che Mayhem è stato un processo di riscoperta. “Il caos che pensavo fosse scomparso da tempo è in realtà completamente intatto e pronto ad accogliermi ogni volta che voglio. Parte del messaggio della prima canzone dell’album è che i tuoi demoni sono con te all’inizio e alla fine, e non lo intendo in un senso cupo. Forse potremmo fare amicizia con questa realtà, invece di scappare sempre”.