Se c’è una saga rock & roll che merita un serio dietro le quinte, questa è la storia degli Oasis. E, grossomodo, è ciò che traspare guardando Supersonic, il nuovo documentario sull’esplosione di Noel e Liam Gallagher e della loro band negli anni ’90. (Il film termina nel 1996, suggerendo un sequel che possa raccontare gli ultimi anni della band, fino allo scioglimento del 2009). Supersonic arriverà ora in home video dopo che, a novembre, era passato in alcuni cinema selezionati per delle proiezioni limitate.
Diretto da Mat Whitecross e basato su diverse interviste rilasciate dai membri della band, dalle loro famiglie e dal loro entourage, Supersonic non è un vero e proprio documentario, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo delle animazioni e dei voice-over. Considerando il suo pedigree, non c’è da sorprendersi più di tanto: il film è stato prodotto da Asif Kapadia e James Gay-Rees, Premio Oscar per il loro lavoro su Amy, il documentario dedicato alla vita di Amy Winehouse. Quello che è davvero sorprendente è capire quanto ci sia ancora da scoprire sui fratelli Gallagher, sulla loro rivalità e sulla loro dissolutezza. Ecco 10 cose che abbiamo imparato guardando il film.
1. Per un breve periodo gli Oasis erano davvero famosi
Vent’anni dopo il picco della loro carriera – i due concerti a Knebworth nell’estate del 1996 – è facile dimenticare quanto grande fosse la fama della band prima che tutto colasse a picco. I passaggi di Supersonic dedicati alla ‘Oasis fever’ sono illuminanti: la gente in fila davanti ai negozi di dischi inglesi, con conseguente record di vendite per il loro Definitely Maybe, le centinaia di migliaia di persone paganti a Knebworth, le prime pagine dei tabloid. Gli Oasis non sono stati l’ultima band rock & roll, ma Supersonic ci ha fatto pensare: quante altre volte una band è riuscita a ottenere un successo del genere?
2. La tensione tra i fratelli Gallagher era presente già agli inizi
Ad un certo punto, nel film, Liam racconta di un vecchio litigio con il fratello, mentre i due condividevano una stanza (probabilmente erano teenager, anche se le tempistiche non sono chiare). «Una notte sono tornato in stanza molto nervoso, non trovavo l’interruttore della luce, quindi ho pisciato sul suo stereo», racconta. «Penso che tutto sia nato lì». Noel, comunque, ammette nel film che il fratello sa come “indossare egregiamente un parka”, meglio di niente.
3. Erano veri Beatlemaniacs
Mentre distruggevano tutte le classifiche britanniche (non andavano male neanche negli States), gli Oasis erano spesso paragonati ai Beatles, in termini di pubblico e di capacità di scrittura. (Supersonic, infatti, vi farà innamorare di nuovo di Champagne Supernova e Live Forever). Guardando alcuni filmati delle prime prove della band è possibile notare un poster dei Beatles posto proprio dietro Liam, che ovviamente indossava una maglietta dedicata ai Fab 4.
4. Liam, inizialmente, voleva che Noel diventasse il manager della band
Noel, come tutti saprete, non era uno dei membri originali degli Oasis, e quando si è presentato a uno dei primi concerti del gruppo il fratello più piccolo lo ha proposto come manager. Per fortuna, qualche settimana dopo, Liam ha invitato Noel – che già scriveva i suoi brani – ad una jam con il gruppo: come ricorda Noel, «La seconda volta che mi sono presentato Liam mi ha detto: “Suona la cazzo di canzone dell’altra sera”». Nel film Noel definisce come un “mito” la storia secondo la quale avrebbe chiesto lui di entrare nella band.
5. La madre dei due pensava che la band fosse condannata, già dai primi giorni
Peggy Gallagher, che aveva lasciato il marito violento scappando con i figli, aveva previsto tutto. Quando Liam è nato, dice la donna, ha “rubato la scena” a Noel. Dopo che i due hanno firmato il loro primo contratto, secondo la madre, «Tutto è andato a scatafascio». Le lotte di potere tra i fratelli sono uno dei punti ricorrenti di tutta la pellicola.
6. Le metanfetamine hanno distrutto il loro debutto americano
Il loro primo concerto negli States, al Whisky a Go Go nel 1994, fu notoriamente un fiasco; ogni membro del gruppo aveva una scaletta diversa, tanto che si sono ritrovati a iniziare tutti una canzone diversa. Nella pellicola ci sono filmati della serata, e anche qualche spiegazione in più sul perché sia successo tutto: le metanfetamine. Gli Oasis le avevano scoperte la notte prima del concerto e ne hanno abusato: «Pensavamo fosse cocaina e ce ne siamo tirata un casino», ricorda Liam. La band è rimasta fatta per giorni, da qui il delirio sul palco.
7. Dopo quel concerto i rapporti interni alla band cambiarono per sempre
Disgustato dall’atteggiamento dei colleghi (e da suo fratello che gli aveva tirato addosso un tamburello), Noel disse al loro manager che avrebbe lasciato la band e che sarebbe tornato a casa in Inghilterra. Alla fine lo hanno ritrovato a San Francisco, a casa di una donna di cui non ricorda il nome. Lo stesso Noel chiarisce l’importanza di quegli eventi: «Dopo quella notte la situazione si è trasformata, era diventata “io e loro” e non più “noi”».
8. La loro carriera è stato un grande selfie
Come ricorda la madre in Supersonic, Liam una volta ha detto: «Un giorno saremo famosi». E, da quanto si può vedere nel film, la band ci credeva sul serio. Nella pellicola sono presenti, infatti, una tonnellata di filmati delle prime volte in sala prove. Puoi quasi sentire la consapevolezza, come se loro sapessero che un giorno qualcuno avrebbe fatto un film come Supersonic. Come dice Liam, «Siamo gli stronzi più arroganti in assoluto».
9. Il batterista originale ce l’ha ancora con la band
Tony McCarroll è stato cacciato dalla band dopo il loro primo disco, poi li ha denunciati. Alla fine ha patteggiato per 700.000 dollari, ma il suo commento su Supersonic è uno dei momenti più forti del film: «Ci penso ancora, ogni giorno».
10. Non ci sono più le rock star di una volta
Più volte, durante Supersonic, i Gallagher – spesso insieme ad un altro membro della band, Paul “Bonehead Arthurs” – sono ripresi mentre distruggono camere d’albergo, assumono un sacco di droga, litigano tra di loro e con il pubblico e spaccano tutto durante le sessioni di registrazione. È quasi impossibile ricordare un’altra band recente con atteggiamenti del genere, soprattutto così alla luce del sole. Gli Oasis hanno concentrato tutta questa follia in pochissimo tempo – un’altra buona ragione per avere nostalgia degli anni ’90.