Arriva un nuovo Grande Gatsby. Dopo la versione con Robert Redford del 1974 e quella starring Leonardo DiCaprio del 2013 (senza contare le precedenti, oggi dimenticate, uscite nel 1926 e nel 1949), è in lavorazione un nuovo adattamento televisivo del capolavoro di Francis Ford Fitzgerald. Certamente il più inclusivo, come oggi usa a Hollywood.
A firmare la sceneggiatura sarà Michael Hirst, già autore di successi tv come Elizabeth, The Tudors e Vikings, mentre tra i produttori e consulenti del progetto figurerà anche Blake Hazard, pronipote dello stesso Fitzgerald. «Come ha scritto il critico Lionel Trilling: “Il grande Gatsby è ancora moderno come quando è uscito, anzi ha acquisito peso e rilevanza col tempo”. Oggi l’America sembra reinventarsi ancora una volta, dunque è il momento giusto per rileggere quella storia senza tempo con uno sguardo nuovo, capace di guardare quei personaggi iconici attraverso la moderna lente del genere sessuale, dell’etnia e dell’orientamento sessuale. Nonostante la sua visione romantica del mondo, Fitzgerald non ha rinunciato ad analizzare la pancia più oscura e profonda degli Stati Uniti, per questo la sua storia che mischia speranza e tragedia continua a risuonare oggi».
La serie, oltre alla parabola del ricco e tormentato protagonista, esplorerà dunque la comunità afroamericana degli anni ’20, anche dal punto di vista culturale e musicale: tra i consulenti della nuova versione ci sarà anche la docente di Letterature comparate e Studi afroamericani Farah Jasmine Griffin. «Ho in mente da tanto tempo una versione del Grande Gatsby più inclusiva e orientata alla diversity, in grado di rispecchiare meglio l’America in cui viviamo», aggiunge Blake Hazard.
Ancora non sappiamo quale attore interpreterà il ruolo principale, né il nome del regista (o dei registi) coinvolti.