Mentre aspettiamo di vederla in The Idol, la serie di Sam Levinson e Abel “The Weeknd” Tesfaye di cui è protagonista e che ha già infiammato il Festival di Cannes (da noi arriverà dal 5 giugno su Sky e in streaming su NOW), Lily-Rose Depp si confida come forse non aveva mai fatto.
In una lunga intervista a Elle, parla innanzitutto del processo che ha coinvolto suo padre, Johnny Depp, e l’ultima moglie, Amber Heard. Processo di cui non aveva mai parlato prima. «Quando qualcosa di così intimo e personale diventa tutt’a un tratto non così personale… ecco, io mi tengo i miei pensieri per me», dice Lily-Rose. «Penso anche che non sono qui per rispondere al posto di qualcun altro. Quello che mi importa davvero è la mia carriera, e le persone invece hanno sempre cercato di definirmi attraverso gli uomini della mia vita, che fossero i membri della mia famiglia o i miei fidanzati (tra gli altri, Timothée Chalamet e Austin Butler, ndr). Voglio essere definita solo dalle cose che faccio».
«I miei genitori (la madre è l’attrice e cantante francese Vanessa Paradis, ndr) hanno protetto me e mio fratello il più possibile», aggiunge Lily-Rose Depp. «So di non aver avuto un’infanzia simile a quella di tutti gli altri, ed è una cosa con cui fare i conti. Ma è anche l’unica infanzia che conosco».
Quanto all’etichetta di nepo baby, cioè “figlia di”, sostiene che «la gente ha un sacco di pregiudizi. Io cerco solo di essere giusta per la parte. A Internet importa molto di più di tutta questa roba che a chi mi provina per i film. Magari puoi anche mettere più facilmente il piede dentro questo mondo, ma poi devi restarci».
E Lily-Rose ha anche una risposta allo “scandalo” sollevato da The Idol a Cannes (vedi la scena in cui si masturba usando dei cubetti di ghiaccio): «Non mi interessa fare le cose purché siano “perbene”. Non mi interessa non sfidare me stessa o gli altri. Penso che questa serie sia coraggiosa, sono orgogliosa di essere parte di questo mondo. Non vedo l’ora che tutti la possiate vedere».