Lisa Marie Presley contro Sofia Coppola. Prima di morire, la figlia di Elvis si era schierata contro la regista di Lost in Translation e il biopic che ha scritto e diretto su sua madre (e suo padre): Priscilla, presentato a Venezia 80 e prossimamente nelle sale.
In due email ottenute da Variety, mandate quattro mesi prima l’arresto cardiaco che l’ha uccisa, Lisa Marie chiede a Coppola di riconsiderare il suo sguardo sul personaggio di suo padre e definisce il copione «sorprendentemente arrogante e vendicativo».
«Mio padre viene rappresentato solo come un predatore e un manipolatore», prosegue Lisa Marie Presley. «In quanto sua figlia, non vedo nulla di mio padre in questo personaggio. Non vedo lo sguardo di mia madre, ma solo questa prospettiva vendicativa di cui non capisco la ragione».
A differenza di sua figlia, Priscilla Presley ha dato l’ok al film, tratto dalla sua autobiografia Elvis & Me, tanto da figurare anche come produttore esecutiva del progetto.
«Sono costretta a schierarmi pubblicamente contro di te, contro mia madre e contro il film», conclude Lisa Marie Presley.
A suo tempo, Sofia Coppola inviò una risposta a Lisa Marie tramite un suo portavoce: «Spero che, quando vedrai il risultato finale, cambierai idea, e capirai che ho messo grande cura nell’onorare tua madre, e al tempo stesso nel rappresentare tuo padre con sensibilità e complessità». Ma non c’è stato tempo.