La magia del cinema a portata di smartphone, con la visione di Gabriele Muccino. Un cinema che, nel corto del regista, diventa meta, una specie di The Truman Show consapevole. O forse no.
Xiaomi infatti ha spostato ancora una volta i confini della creatività un po’ più in là, e ha scelto la poetica e la maestria di uno dei più grandi cineasti contemporanei italiani per dare vita a Living in a movie, un film di otto minuti interamente girato con lo smartphone Xiaomi Mi 11 5G e prodotto da BUDDYfilm con la consulenza strategica di Augmented Creativity.
Living in a movie indaga il confine labile, a volte impercettibile, tra finzione e realtà. Un rapporto tutt’altro che semplice, soprattutto se di mezzo ci si mette l’innamoramento. A raccontare questo dissidio sono Marco e Giulia, i due giovani protagonisti della storia interpretati da Eduardo Valdarnini (già volto di Suburra – La serie) ed Elisa Visari (lanciata proprio da Muccino in A casa tutti bene), entrambi testimoni dello stesso tipo di turbamento che li porta sempre a sentirsi in bilico tra mondi paralleli, come se la loro vita si stesse svolgendo proprio all’interno di un film.
«È la storia di uno che non sa in quale storia si trova, fino a che non capisce di essere in un film romantico con una che ha il suo stesso problema», dice a un certo punto Valdarnini. «E se fossimo anche noi in un film?», replica Visari. «La storia di Gabriele Muccino che gira un corto su un ragazzo che non trova più la sua strada fino a quando non incontra una ragazza che ha il suo stesso problema». Sarà infatti proprio il regista stesso che, entrando fisicamente in scena con un cambio momentaneo di ruolo da regista a protagonista, li prenderà per mano e li aiuterà a capire quale storia stiano realmente vivendo.
«Evoluzione del cinema e sviluppo tecnologico vanno da sempre di pari passo. Il grande schermo ha sempre saputo rispondere alle esigenze del proprio pubblico e lo ha sempre stupito adeguandosi alle diverse innovazioni tecnologiche, anche se la sua essenza non è mai cambiata», ha dichiarato Muccino alla fine delle riprese. «Con l’avvento del digitale anche la regia si è trasformata, alcuni passaggi sono accelerati o addirittura tagliati, perché avvengono direttamente durante le riprese. La tecnologia di oggi ci consente di acquisire immagini dettagliate e scene precise, restituendoci una definizione decisamente superiore rispetto a quella dell’occhio umano. Il Mi 11 mi ha permesso di unire insieme l’alta definizione delle immagini con la velocità di messa in opera. Un requisito fondamentale per lo standard cinematografico, ma finora impensabile da realizzare con un semplice smartphone».
Pensato per gli amanti del cinema e per tutti coloro che vogliono scatenare il loro potenziale creativo, Mi 11 5G vanta infatti sei funzionalità AI cinema capaci di ridefinire completamente gli standard del settore video in ambito mobile, oltre che di trasformare facilmente la vita quotidiana in un film grazie alle funzioni di videografia avanzate.
«Abbiamo parlato tanto delle potenzialità di Mi 11, e in occasione del suo arrivo sul mercato italiano abbiamo voluto metterle alla prova nel modo più impegnativo possibile: il grande cinema», racconta Davide Lunardelli, Head of Marketing di Xiaomi Italia. «Collaborare con un regista del calibro di Gabriele Muccino è per noi motivo di grande orgoglio, non solo per l’influenza che hanno avuto i suoi film negli ultimi anni ma anche per la passione e il coinvolgimento con cui affronta la creazione delle sue opere. Il risultato è chiaro, ed è un invito a tutti a passare dall’altra parte della Movie Magic e iniziare a creare».