David Lynch ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema come regista, ma il suo ultimo contributo sul grande schermo è arrivato davanti alla telecamera con un cameo indimenticabile in The Fabelmans.
Nel film semi-autobiografico del 2022 di Steven Spielberg, Lynch appare verso la fine del film nei panni di un altro leggendario uomo di cinema, John Ford, che riceve la visita del giovane protagonista aspirante regista.
Anche se parliamo di un cameo, Lynch nei panni di Ford ruba la scena e condensa l’intera arte del cinema in un consiglio: “Quando l’orizzonte si trova alla base è interessante. Quando l’orizzonte si trova in cima è interessante. Quando l’orizzonte si trova in mezzo è una merda noiosa”.
“Ora, buona fortuna”, conclude il burbero regista di western a Fabelman. “E adesso levati dalle palle, fuori dal mio ufficio”.
Come riportato da Vanity Fair nel 2023, Lynch inizialmente era riluttante ad apparire in The Fabelmans e ha rifiutando due volte la proposta di Spielberg di interpretare Ford. Ci è voluto un po’ di convincimento da parte di Laura Dern, la star di Velluto blu, Cuore selvaggio e Inland Empire, perché Lynch prendesse in considerazione il ruolo.
“David l’ha presa molto sul serio perché non avrebbe mai deluso un altro regista. “Lui dice: ‘Non voglio dire di sì se non posso farlo'”, ha spiegato Dern a VF. Alla fine Lynch ha accettato, a una condizione. “Ha detto: ‘Tutto quello che voglio, tutto quello che chiederò è di avere il mio costume due settimane prima delle riprese perché lo indosserò tutti i giorni'”, ha detto Spielberg.
Lynch era noto soprattutto per il suo lavoro visionario dietro la macchina da presa, in film come Velluto blu e Mulholland Drive, ma aveva anche una presenza magnetica sullo schermo, pure quando faceva le previsioni del tempo sui social media. In particolare, ha interpretato il capo dell’FBI Gordon Cole nel suo Twin Peaks, che gli ha permesso di condividere lo schermo con David Bowie, e ha recitato nel film del 2017 Lucky, dove è apparso insieme al suo amico e collaboratore Harry Dean Stanton.
La morte di Lynch, un regista pioniere che si è concentrato sul lato oscuro e surreale che si cela dietro la facciata della società, è stata annunciata giovedì sui social media all’età di 78 anni.
La famiglia di Lynch ha confermato la sua morte su Facebook, scrivendo: “È con profondo rammarico che annunciamo la scomparsa dell’uomo e dell’artista, David Lynch. Gradiremmo un po’ di privacy in questo momento. Ora che lui non è più tra noi, nel mondo c’è un vuoto enorme. Ma, come diceva lui, “Guarda la ciambella e non il buco. È una giornata meravigliosa, con un sole fantastico e il cielo azzurro”.