Per il secondo anno consecutivo, gli Oscar non hanno nessun attore di colore tra i candidati alla statuetta in tutte le categorie, maschili, femminili, protagonisti e non protagonisti. A causa di questa assenza, diversi attori e registi stanno attaccando l’Academy e i suoi selezionatori o, più in generale, il mondo di Hollywood.
Tra gli esclusi dalle nomination si trovano i nomi di Will Smith (Concussion), Michael B. Jordan (Creed), Idris Elba (Beasts of No Nation), Samuel L. Jackson (The Hateful Eight), oltre che i film Straight Outta Compton (nominato solo come miglior sceneggiatura originale) e Beasts of No Nation.
Spike Lee ha condiviso una foto sul suo profilo Instagram, in cui annuncia che non parteciperà alla cerimonia di premiazione del prossimo febbraio. Nella lunga didascalia, il regista punta il dito non contro i selezionatori dell’Academy, ma contro chi prende le decisioni nelle sale del comando.
Una foto pubblicata da Spike Lee (@officialspikelee) in data:
Agli ultimi Governors Awards di novembre, dove Spike Lee era stato premiato con un Honorary Oscar, aveva già accennato al problema del mancato riconoscimento delle “black folks”. «Tutti qui hanno probabilmente votato per Obama, ma quando vado a lavorare non vedo nessuna persona di colore, tranne per il fratello che sta alla sicurezza e controlla che il mio nome sia sulla lista quando entro».
Jada Pinkett Smith, attrice e moglie di Will Smith, ha anche lei annunciato che non parteciperà alla cerimonia, e ha anche dichiarato che “forse è ora di togliere il supporto economico e riportarlo di nuovo verso la nostra comunità”.
Alle voci si è aggiunta anche quella del produttore di Straight Outta Compton, Will Packer, che ha detto di aver compreso la rabbia di chi sostiene la causa di #OscarsSoWhite.
Anche il presentatore della serata, Chris Rock, aveva già ironizzato su Twitter, pubblicando un video in cui definiva gli Oscar “White BET Awards”.
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