Vent’anni fa, il compositore delle musiche di X-Files produsse una compilation chiamata Songs in the Key of X: Music From and Inspired by the X-Files che includeva pezzi di Nick Cave, Elvis Costello, P.M. Dawn e William S. Burroughs con i R.E.M., tra gli altri. C’era anche una cover di Down in the Park, di Gary Numan, fatta da un gruppo alt-rock che si faceva chiamare Foo Fighters, il cui frontman era un megafan di X-Files. Lo stesso anno, quel frontman fece la sua apparizione nello show.
«Dave Grohl è un grande fan della serie», ha detto Gillian Anderson a Rolling Stone, ridendo. «È venuto sul set per un episodio, ha fatto un cameo, un’apparizione. Se sbatti le palpebre, te lo perdi. È diventato soltanto il ragazzetto nel corridoio».
L’episodio, Pusher, andato in onda 20 anni fa, il 23 febbraio del 1996, vedeva Scully e Mulder alla caccia di un uomo con il potere di comandare le persone. La scena in cui c’è Grohl è ambientata nel palazzo dell’FBI, quando l’uomo con i potere mentali fa irruzione nell’edificio. Assieme a lui si può vedere la sua ex moglie, Jennifer Youngblood. Due anni dopo, i Foo Fighters furono invitati per rifare Walking After You dei Colour and the Shape per The X-Files: The Album, uscito nel 1998 come colonna sonora del film tratto dalla serie.
«Ero ossessionato da X-Files», ha detto Grohl a Gillian Anderson nel 2014, al The One Show della BBC. «Non voglio spaventarti, ma sono un fan davvero ossessivo». Ha poi raccontato della sua infatuazione con lo show in un’intervista alla BBC Radio 1. «[Gillian] era la persona di cui io dicevo, “Ci sposeremo. Un giorno di questi, io e te ci incontreremo e succederà”», ha detto. «La notte scorsa, ero seduto di fianco a lei, [sussurrando] “È Gillian Anderson, Oh, my God“. Non so neanche cosa abbia detto o come abbia risposto alle domande. La guardavo e dicevo solo, “È bellissima”».
