Quentin Tarantino: 5 canzoni per 5 film | Rolling Stone Italia
News

Quentin Tarantino: 5 canzoni per 5 film

Il regista ci ha raccontato come nascono i momenti musicali dei suoi film. A partire da una certa scena di tortura

Quentin Tarantino: 5 canzoni per 5 film

Da Pulp Fiction a Kill Bill, Quentin Tarantino sceglie la musica per le sue immagini così come un sommelier sceglie il vino per gustare al meglio una bistecca: alla perfezione. E non vi sorprenderà sapere che il regista ha una specie di negozio di dischi (tutti in vinile) accanto alla sua camera da letto, una stanza che tratta con una maniacalità degna di un personaggio di Alta Fedeltà.

«Tutto è organizzato per categorie e conservato alla perfezione», ha detto il regista. «Nella sezione dedicata agli anni ’60, per esempio, l’ordine è prima alfabetico, poi per genere (psichedelia, surf, british invasion ecc.). Alcuni artisti hanno degli scaffali personalizzati, ma la parte più importante è sicuramente quella delle colonne sonore, le collezionavo già da ragazzino».

Tarantino non sa dire il numero esatto degli album nella sua collezione, ma non siamo sicuri che sia sincero. «Non voglio esibire la mia ossessione», scherza, «ma ne ho davvero molti». Quindi, come fa un pezzo a finire dal suo stereo ai suoi film? Parola al regista.

“Stuck In The Middle With You” Stealers Wheel (Le Iene)

«Ero sicuro che Stuck In The Middle With You avrebbe funzionato, ma durante le audizioni chiedevo agli attori di fare la scena della tortura accompagnati da un pezzo a piacere, spiegando però che nella mia testa c’era già quello degli Stealers Wheel. Qualcuno ha provato con un’altra canzone, ma quasi tutti hanno finito per usare Stuck In The Middle With You, perché non riuscivano a pensare ad altro. Il primo attore ha fatto il provino con quel brano, e nonostante non fosse tanto bravo mi sembrava di avere di fronte il film. Ho Pensato “Oh Dio! Questa scena sarà pazzesca!”».

“Girl, You’ll Be A Woman Soon” Urge Overkill (Pulp Fiction)

«Ho trovato la versione degli Urge Overkill di Girl You’ll be A Woman Soon in un piccolo negozio di dischi in Olanda. Ho preso il disco, l’ho ascoltato e ho pensato: “Wow, questo pezzo è una bomba”. Mi è rimasto in testa per un sacco di tempo, e così l’ho provato nella scena con Uma. Ha funzionato alla perfezione, una scena iconica».

“I Walk Like Jayne Mansfield”, “I’m Blue” e “Woo Hoo” The 5.6.7.8.s (Kill Bill)

«Ah questa è una storia interessante! Ero alla fine di un viaggio in Giappone, giusto qualche ora prima di andare in aeroporto. Ho deciso di fare una passeggiata e sono finito in un negozio di vestiti: dallo stereo si sentiva questa band di ragazze, un sound molto fico. Ho chiesto alla commessa chi fossero e mi ha detto “Le 5.6.7.8.s”, poi mi ha fatto vedere il CD. Le ho chiesto di comprarlo, e mi ha detto no, “il nostro è un negozio di vestiti, non di dischi”. Essere insistente, in Giappone, è segno di maleducazione, ma ho deciso di fare l’americano stronzo, sapevo che se non avessi comprato quel disco mi sarei dimenticato della band. Alla fine il manager ha accettato di vendere il CD per sei Yen: quando ho visto quanto stile avessero le ragazze, poi, ho deciso di metterle nella scena del club».

“Hold Tight!” Dave Dee, Beaky, Mick & Tich (Death Proof)

«Sono un grande fan di Dave Dee, Beaky, Mick & Tich. E sì, sono convinto che Pete Townshend avrebbe fatto meglio a lasciare gli Who e unirsi a loro, ok? Sono un grande, grande fan e quel pezzo funziona da dio in Death Proof. C’è questa linea di basso perfetta per una scena con un frontale tra due macchine».

“Cate People (Putting Out The Fire)” di David Bowie (Inglorious Basterds)

«Sono sempre stato innamorato di questa canzone, è sicuramente una delle mie preferite del Bowie anni ’80, ma odiavo il modo in cui era stata usata nel film, Cat People. Anzi, Paul Schrader non l’ha davvero usata, l’ha solo piazzata nei titoli di coda. Io e gli altri ragazzi di Video Archives eravamo molto seccati, ci dicevamo sempre che se fosse stato il nostro film gli avremmo dedicato una sequenza importante. E così ho fatto».

Altre notizie su:  Quentin Tarantino