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“Roger Waters. The Wall” torna al cinema per un giorno solo

Avete tempo fino al 18 novembre per prenotare un biglietto per il film evento in 4K e Dolby Atmos sul tour tutto esaurito dedicato al monumentale album dei Pink Floyd
Roger Waters, The Wall

Roger Waters, The Wall

Roger Waters. The Wall è un film di Roger Waters e Sean Evans girato in 4K e mixato in Dolby Atmos durante il tour tutto esaurito del The Wall Live che ha raccolto oltre 4 milioni di spettatori in tutto il mondo per il più grande tour mondiale mai intrapreso da un artista solista. Il film evento è stato distribuito nei cinema italiani il 29,30 settembre e l’1 ottobre realizzando uno straordinario successo al botteghino con oltre 75.000 spettatori in soli 3 giorni di programmazione. E si prepara a tornare al cinema solo per il 18 novembre 2015. Ecco l’elenco delle sale disponibili.

L’album The Wall è obiettivamente una pietra miliare della storia del rock e della carriera dei Pink Floyd, posizionato all’87 posizione della classifica dei migliori album di Rolling Stone (solo? Direte voi…), con oltre 30 milioni di copie vendute nel mondo. Roger Waters, l’autore principale in termini compositivi, ha portato l’album culto a ben 36 anni dalla sua pubblicazione su disco, a una nuova e sorprendente vita per attualità, coinvolgimento emotivo e significato. La prova sta, oltre alle sue successive ristampe e alla riduzione cinematografica che ne fece nel 1982 il regista Premio Oscar Alan Parker, anche e soprattutto i 219 concerti che lo stesso Waters ha tenuto tra il 2010 e il 2013, riproponendo la monumentale opera rock nella sua interezza e infiammando le platee di tutto il mondo.

Il film evento è infatti un film-evento che si sviluppa su più livelli: è l’esperienza di un concerto travolgente dell’album classico dei Pink Floyd, un road movie di Waters che fa i conti col passato e un emozionante film contro la guerra. Roger Waters. The Wall  sarà accompagnato in via eccezionale dall’intima conversazione tra Roger Waters e Nick Mason, che hanno scavato nel profondo della propria storia personale e della propria sensibilità per costruire una parabola immortale sulla guerra, il senso di perdita, l’amore e la vita. Fino a portare Waters alla decisione di produrre e co-dirigere (insieme al direttore creativo del tour Sean Evans) un film che, oltre ad offrire finalmente una testimonianza di quegli straordinari concerti, gli ha permesso di confrontarsi con il significato odierno di The Wall. Fortemente segnato dal lutto per la morte in guerra del nonno (nel corso della I Guerra Mondiale) e del padre (morto durante la II Guerra Mondiale), The Wall libera oggi ancora di più il suo urlo contro l’orrore di ogni tipo di guerra, proprio un secolo dopo il primo conflitto mondiale.

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