Pochi giorni prima che l’Academy espellesse Roman Polanski – per le accuse di violenza sessuale verso una minore che perseguitano il regista da anni -, il magazine Newsweek Polska ha pubblicato un’intervista già ripresa dalle principali testate americane che si occupano di cinema e che farà discutere.
«#MeToo mi sembra un’isteria collettiva, del genere di quelle che si manifestano di tanto in tanto nelle società», ha dichiarato Polanski. «A volte finisce in modo drammatico, come la Notte di San Bartolomeo o la Rivoluzione Francese. Tutti, in preda alla paura, si sforzano di aderire al movimento d’isteria collettiva, con un’ipocrisia che fa pensare alle scene di pianto di massa quando un leader nordcoreano muore e riceve gli ultimi onori».
Nel frattempo il regista di Rosemary’s Baby ha deciso di citare in giudizio l’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences, ovviamente a proposito dell’espulsione – che ha coinvolto anche Bill Cosby. «Non stiamo contestando il merito della decisione», ha dichiarato in una lettera l’avvocato di Polanski. «Ma il disprezzo dell’istituzione dei suoi standard di condotta, e le violazioni delle procedure richieste dal codice delle corporation californiane».