Sarà davvero l’ultimo Festival di Amadeus? «Ne riparliamo tra 15-20 giorni. Lasciamo decantare…», ha detto l’AD della Rai Roberto Sergio prima della conferenza stampa all’Ariston.«Sarà l’ultimo davvero, l’ho detto a maggio e sento che mi devo realmente fermare in questo momento. Ringrazio del desiderio di farci continuare, ma devo pensare ad altre sfide», replica il conduttore.
Intanto i numeri sono effettivamente clamorosi: con la total audience la finale di Sanremo (fino alle ore 2) arriva a 15,1 milioni di spettatori. Con il il 66% di share, la 74esima edizione del Festival è la migliore dal 1996, la più digital e social di sempre e l’intrattenimento di prima serata più giovane di sempre.
Rai ha voluto anche fare chiarezza sull’affaire Travolta: «Il contratto prevedeva, testualmente il divieto a utilizzare “elementi aventi direttamente e/o indirettamente con valenza pubblicitaria e/o promozionali, anche con riferimento al vestiario e/o accessori”. Se questo non è stato rispettato e la Rai – che ha avviato un audit interno – sarà parte lesa, si saprà tutelare nelle sedi opportune», ha detto sempre Sergio.
Ma, com’è ovvio, a tenere banco è stata la questione televoto. Dalla Sala Stampa chiedono: “Ma come fa una macchina perfetta ad aver un sistema di voto per cui il 60% del televoto per uno dei concorrenti viene praticamente vanificato dal sistema?”. Marcello Ciannamea replica: «Il televoto vale un terzo dell’intero sistema. Una volta azzerati i voti, l’ultima cinquina è stata oggetto delle valutazioni di tre giurie, che ha dato questo risultato, monitorato e timbrato da ben tre notai e da un esponente dell’AGCom. Ci sentiamo di sostenere con certezza che questo sistema è assolutamente funzionante e sostiene la bontà del risultato finale, poi che sia sorprendente questo fa parte della mole dei voti che sono arrivati. Però il meccanismo di voto è assolutamente controllato dai soggetti istituzionali». Domanda secca dai giornalisti: “La Rai valuterà di rivedere il peso del televoto”? Risposta della Rai: «Manca Noto Sondaggi in conferenza, che dirà la sua appena possibile. Ma sì, verrà fatta un riflessione, anche su vostra indicazione. Non è la prima volta che se ne parla, visto il dato nella grossa affluenza del voto popolare. L’azienda ci penserà quando metterà mano al regolamento per il prossimo anno». Amadeus scherza: «C’è già il primo problema per il prossimo direttore artistico, che non è manco arrivato». E intanto Federica Lentini afferma che non c’è stata «nessuna anomalia, abbiamo monitorato».
Si è parlato anche del tweet dell’ambasciatore di Israele in Italia: “Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile. Nella strage del 7 ottobre, tra le 1200 vittime, c’erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso del Nova Music Festival. Altri 40 di loro, sono stati rapiti e si trovano ancora nelle mani dei terroristi insieme ad altre decine di ostaggi israeliani. Il Festival di Sanremo avrebbe potuto esprimere loro solidarietà. È un peccato che questo non sia accaduto”. Il riferimento è con tutta probabilità allo “Stop al genocidio”, pronunciato da Ghali. «Abbiamo avvisati i vertici», dicono i rappresentati Rai presenti in conferenza, «tra poco avremo una risposta».
Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile.
Nella strage del 7 ottobre, tra le 1200 vittime, c'erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso del Nova Music…— Ambasciatore Alon Bar (@AmbAlonBar) February 11, 2024