Con le ultime scene girate nei giorni scorsi al Parco Valentino di Torino, sono terminate le riprese di Enigma Rol, la nuova opera di Anselma Dell’Olio prodotta da La Casa Rossa, RS Productions e Pepito Produzioni. Le riprese della docufiction, da un soggetto di Anselma Dell’Olio e una sceneggiatura di Anselma Dell’Olio e Alessio De Leonardis, sono durate quattro settimane e si sono svolte tra Roma e Torino.
Mai prima d’ora il cinema si è occupato della figura controversa di Gustavo Rol, che ha attraversato tutto il ‘900 come una meteora, riuscendo a rimanere impresso nei ricordi di chi lo ha incontrato e nella Storia stessa d’Italia. Per la prima volta sullo schermo vedremo le testimonianze di amici e conoscenti che ammirano colui che considerano il supremo tra i “magi” e ne difendono l’autenticità, come Riccardo Muti e Elio Degrandi (Il mago Alexander). Non mancheranno le voci contrarie di noti scettici, illusionisti e divulgatori scientifici, che ritengono il gentiluomo torinese un mero prestigiatore, come Raul Cremona e Massimo Polidoro. Enigma Rol lascerà la parola ai giurati, cioè al pubblico: aveva ragione Piero Angela, dichiarandolo un millantatore di poco conto, che non se ne approfittava economicamente perché gli bastava il prestigio? O Federico Fellini, suo amico fraterno per trent’anni, quando disse: “Quello che Rol sa fare è pauroso. Chi assiste prova la sensazione di un uomo che sprofonda in un abisso marino senza scafandro. È la testimonianza fascinosa e provocatoria di una trascendenza”?
“Concludere le riprese del film nella città magica per eccellenza e nel giorno del compleanno di Rol è stata una sincronicità notevole, non programmata”, ha dichiarato Anselma Dell’Olio. “Sin dall’alba dei tempi, l’umanità ha testimoniato innumerevoli eventi inspiegabili. Liquidarli come aneddotica significherebbe abbandonare questo terreno a credenti acritici e ciarlatani, invece di conquistarlo per la scienza, come affermava William James, fratello del romanziere Henry e filosofo insigne.”