Dopo il vertici toccati con Avatar, sembra che i film in 3D non siano più attrattivi per il pubblico americano. Prima l’addio dei produttori di televisori e adesso anche IMAX, e cioè l’operatore che ha contribuito a dare origine all’era della produzione cinematografica in 3D, ha comunicato che diminuirà questo tipo di proiezioni favorendo le versioni in 2D.
II piano arriva dopo l’annuncio di un secondo trimestre del 2017 deludente dal punto di vista degli incassi, anche a seguito dei flop di Transformers: The Last Knight e The Mummy: «Il pubblico sta dimostrando una preferenza molto chiara» ha spiegato Greg Foster, CEO di IMAX Entertainment «La richiesta di 2D inizia a superare quella del 3D in Nordamerica. Ecco quindi che proietteremo più versioni digitali 2D di film hollywoodiani negli USA». Esempi? Dunkirk e Blade Runner 2049, in uscita a ottobre.
Secondo la Motion Picture Association of America se il box office americano e canadese continua a crescere, il contributo del 3D invece ha raggiunto lo scorso anno il suo punto più basso dal 2009. E questo nonostante le uscite in 3D continuino ad aumentare. Ma se il pubblico USA non apprezza, in Cina è tutta un’altra storia. L’area pacifica dell’Asia ha il più alto numero di proiezioni in 3D rispetto a qualunque altra regione del mondo. E proprio i cinesi in particolare sembrano andarne pazzi.