Dopo un lungo processo di sviluppo, Steven Spielberg la lasciato le redini di Indiana Jones 5 a un altro regista per la prima volta nella storia di ben 39 anni di franchise. La notizia arriva da Variety.
A differenza di quello che era successo per altre saghe cinematografiche inaugurati da Spielberg – Lo Squalo e Jurassic Park – il regista ha sempre avuto il controllo creativo su tutti i film di Indiana Jones, e li ha diretti tutti da quando I predatori dell’Arca perduta ha debuttato nel 1981 (e ha ottenuto otto nomination agli Oscar, anche per il miglior film).
Non sarebbe ancora stato chiuso nessun accordo ma il regista di Le Mans ’66 – La grande sfida James Mangold è in trattative per l’ingaggio. Mangold aveva già vissuto con copione simile quando ha preso in mano l’universo cinematografico di Wolverine: Logan (2017) è stato un grande successo e ha incassato 619 milioni di dollari in tutto il mondo. Mangold era stato anche nominato all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.
Spielberg, che nel frattempo sta post-producendo la sua versione di West Side Story, rimarrà nel progetto come produttore. Secondo una fonte vicina al cineasta, la decisione di lasciare la regia è stata interamente di Spielberg, nel desiderio di passare Indy a una nuova generazione per portare avanti una nuova prospettiva sulla storia.
Harrison Ford resta a bordo. L’attore ha recentemente palrlato del futuro del franchise mentre promuoveva il suo ultimo film, Il richiamo della foresta. L’attore detto a CBS Sunday Morning che “avrebbe iniziato a filmare” Indiana Jones “nel giro di un paio di mesi”, per poi spiegare a HeyUGuys giorni dopo che il progetto sta ancora affrontando “problemi di programmazione e alcune questioni di sceneggiatura. Vogliamo che sia tutto perfetto prima di iniziare”.