I creatori di Stranger Things hanno rivelato che inizialmente avevano intenzione di uccidere alcuni dei personaggi più importanti alla fine della prima stagione. Chi? Brace yourselves…
In un nuovo libro intitolato Stranger Things: Worlds Turned Upside Down, i fratelli Duffer hanno condiviso i loro piani originali per la serie sci-fi di Netflix, compresi alcuni spunti che avrebbero cambiato completamente il futuro dello show.
Sì, Undici (impersonata da Millie Bobby Brown) era uno dei personaggi principali che non era destinato a sopravvivere: “Avrebbe sacrificato se stessa per salvare la situazione”, ha detto Ross Duffer. “È sempre stato l’obiettivo finale”.
“Ma una volta che ci siamo resi conto che lo show avrebbe potuto durare più a lungo di una stagione, dovevamo lanciarlo ancora più in alto, perché in fondo sapevamo che non avrebbe funzionato davvero senza Undici. E a quel punto, sapevamo quanto fosse speciale Millie. Se ci fossero stati nuovi episodi di Stranger Things, Undici sarebbe dovuta tornare per forza”.
Anche Steve Harrington (intepretato da Joe Keery) doveva morire nella prima stagione: “L’idea originale era che questo personaggio fosse solo un coglione”, ha spiegato Duffer, aggiungendo che è stato l’attore a cambiare il destino del personaggio, che alla fine è diventato il preferito dai fan con il soprannome di ‘Dad Steve’, per il suo senso di protezione nei confronti dei ragazzi.
Duffer ha anche rivelato che Bob Newby (Sean Astin) era destinato a morire, ma doveva essere ucciso molto prima nella serie. “Sean Astin si è dimostrato così simpatico che la morte di Bob è stata posticipata dal quarto episodio all’ottavo, perché continuavamo a tenerlo in vita”, ha raccontato. “Era importante per noi e anche per Sean che Bob avesse una morte da eroe. Volevamo che realizzasse qualcosa di significativo”.
Nel frattempo, la terza stagione di Stranger Things è in produzione. Finn Wolfhard, che interpreta Mike Wheeler, ha recentemente rivelato che i nuovi episodi saranno ambientati nel 1985.