Il nuovo adattamento live action del Il libro della giungla (su Netflix) porta la firma del re della performance capture, attore e regista Andy Serkis e ha un super cast: Christian Bale è la pantera Bagheera, Cate Blanchett il serpente Kaa, Benedict Cumberbatch la tigre Shere Khan e Naomie Harris Nisha, la lupa che adotta il neonato Mowgli, che poi verrà cresciuto dal branco.
In questa versione della storia, più dark e fedele al classico di Rudyard Kipling del 1894, non c’è spazio per animali teneri o divertenti, canzoni e coreografie. Perché la vita nella giungla, secondo il 54enne inglese Serkis (che veste anche i panni dell’orso Baloo), non ha nulla di magico: è dura, crudele e insidiosa.
Una visione che per molti versi è simile a quella di Tedua, solo che la giungla si cui parla il rapper nel suo album, Mowgli – Il Disco della Giungla, è quella urbana in cui è cresciuto e continua a vivere. In un video che troverete in forma integrale sui social del rapper e di Netflix (e di cui vi mostriamo in anteprima un estratto), Tedua legge alcuni passi del romanzo di Kipling.
Il titolo del suo disco si rifà proprio alla figura letteraria del “cucciolo d’uomo” sperduto nella foresta, che viene accudito da una serie personaggi con i quali condivide le sue avventure ed espone una visione, intima e personale, della vita in periferia in cui le persone si ritrovano abbandonate a se stesse e l’unica via d’uscita è quella di lottare con tutte le proprie forze. Il passato, le difficoltà e gli errori prendono vita nei versi delle canzoni di Tedua, che diventano una guida generazionale per muoversi al meglio nella giungla di tutti i giorni.