«Pensandoci adesso che è successo, l’incrocio Diabolik/Manetti Bros./Alan Sorrenti/Calibro 35 era forse un pochino “scritto nelle stelle”, ma è stato comunque un incontro assai ricco di – belle – sorprese», dicono proprio i Calibro a proposito di Ti chiami Diabolik, il brano originale composto ed eseguito dal gruppo e cantato da Alan Sorrenti per il nuovo film dei Manetti Bros. Diabolik chi sei?, in cui compare nei titoli di testa. Il video debutta in esclusiva su Rolling Stone.
«Davanti a un film interamente ambientato negli anni ’70 non poteva esserci nulla di meglio dei grandissimi Calibro 35 per realizzare i due brani originali. E per quello che apre il film, Ti chiami Diabolik, abbiamo voluto creare questo nuovo e inedito team up, coinvolgendo un artista come Alan Sorrenti, quella che per noi è la voce più funk che il nostro paese abbia mai avuto», spiegano i Manetti.
La band, nei suoi anni di attività, ha esplorato in lungo e in largo il mondo della musica per immagini: il progetto nasce proprio dalla volontà di riunire in studio alcuni tra i migliori musicisti del nostro Paese, creando musica ispirata proprio alle colonne sonore dei film di genere. Il percorso dei Calibro 35 ha esplorato nel tempo universi sonori molteplici, attingendo e intersecandosi costantemente col mondo del cinema. La collaborazione coi Manetti Bros. per si inserisce proprio in questo quadro e ne rappresenta un importante tassello.
«Nel campo della musica “crime/investigativa” il passaggio ’60/’70 vuol dire passare dal jazz orchestrale di James Bond ai groove della blaxploitation di Curtis Mayfield e Isaac Hayes», continuano i Calibro, che hanno realizzato un brano appunto ispirato al lavoro di grandi maestri del crime funk per film come Shaft, SuperFly e They Call Me Mister Tibbs, calandolo però in una Clerville dai colori pastello e dai tratti fumettosi coerenti con i film dei Manetti.
«La prima domanda che ci siamo posti – essendo un ensemble solidamente strumentale – è stato chi potesse cantare qualcosa di questo tipo e quando è venuta fuori l’idea di coinvolgere Alan è stato un momento di eureka notevole, anche perché tutto questi succedeva prima che uscisse il disco del suo ritorno sulle scene ed Alan era quindi ancora un personaggio mitologico, una specie di Santo Graal del quale ci dovevamo avventurare alla ricerca», afferma la band, passando poi la parola a Sorrenti stesso: «Non sono mai stato un lettore di fumetti ma Diabolik è stato un’eccezione. Il suo personaggio ingegnoso, misterioso ed imprevedibile fece presa all’istante sulla mia immaginazione di adolescente. Pertanto non mi è stato difficile calarmi in quel mondo per scrivere Ti chiami Diabolik e interpretarlo sulla musica trascinante ed avvincente dei Calibro. È stata una nuova esperienza che in fondo mi mancava».
E la band continua: «Non potremmo essere più contenti di come sono andate le cose. Condividiamo molte passioni musicali e riferimenti e ci siamo trovati subito parlando di sweet soul music. A livello testuale poi fare musica per il film tratto da un fumetto ci ha permesso di essere molto espliciti, volendo a tratti naïf e tautologici con un Ti chiami Diabolik a caratteri cubitali nel ritornello.
Una volta conclusa la canzone Marco ed Antonio erano così felici che ci hanno chiesto di declinarla su tutta la scena iniziale. A quel punto siamo tornati in studio, ci siamo messi le tute da lavoro che negli ultimi anni abbiamo utilizzato per lavorare su altre immagini come la serie TV Blanca, e abbiamo sviluppato la musica per sette minuti di film in modo che si parta da subito col clima portato avanti anche dalla colonna sonora di Pivio e De Scalzi per il resto della pellicola.
Ciliegina sulla torta una chiamata successiva di Marco: ci mancano i titoli di coda! Altri pensieri condivisi per arrivare all’idea di rispolverare un cliché dei tempi passati della musica italiana: il cantante straniero che canta in italiano con accento marcato – pensiamo a Wess Johnson, Rocky Roberts o Wilson Pickett. Chi meglio di Mike Patton a fare ciò? Si mette quindi in piedi la missione internazionale tra Milano e San Francisco coinvolgendo un maestro dei testi dal sapore nostalgico come Francesco Bianconi dei Baustelle e nasce L’odio e l’amore, la ballata di Eva e Diabolik che chiude la trilogia.
Era forse scritto nelle stelle ma è stato un viaggio fantastico».
Ultimo capitolo della trilogia dedicata al Re del Terrore diretta dai Manetti bros., Diabolik chi sei? è una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella, Manetti bros. e Pier Giorgio Bellocchio. Il film uscirà nelle sale dal 30 novembre distribuito da 01 Distribution.
Dietro la maschera del Re del Terrore Giacomo Gianniotti, Miriam Leone è l’affascinante Eva Kant, Valerio Mastandrea l’instancabile ispettore Ginko e Monica Bellucci la carismatica e anticonvenzionale Altea.
A completare il ricco cast di quest’ultima avventura, tra gli altri, Pier Giorgio Bellocchio, nel ruolo del sergente Palmer, Chiara Martegiani, Massimiliano Rossi, con Mario Sgueglia, Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Michele Ragno, Amanda Campana, Andrea Arru, Max Gazzè, con la partecipazione di Carolina Crescentini, Paolo Calabresi, con Lorenzo Zurzolo, con la partecipazione straordinaria di Barbara Bouchet.