Timothée Chalamet ha parlato per la prima volta delle accuse contro Armie Hammer | Rolling Stone Italia
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Timothée Chalamet ha parlato per la prima volta delle accuse contro Armie Hammer

In una nuova lunga intervista con 'GQ' l'attore ha raccontato anche della sua adorazione per Tom Cruise e della mail con una lista di istruttori di stunt che il divo di 'Top Gus' gli ha mandato, oltre che della sua preparazione per interpretare Bob Dylan

Timothée Chalamet ha parlato per la prima volta delle accuse contro Armie Hammer

Foto: Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

«È una domanda degna di una conversazione più ampia e non voglio dare una risposta parziale», aveva rifiutato di commentare alla rivista Time nei mesi immediatamente successivi all’accusa di stupro contro Armie Hammer (che poi non si sono tradotte in un processo). E ora, in una lunga cover story con GQ, Timothée Chalamet ha parlato per la prima volta dello tsunami che ha investito la sua co-star di Chiamami col tuo nome, che ha sempre negato qualsiasi illecito.

Proprio mentre Timmy si stava preparando a interpretare un cannibale in Bones and All, sono trapelati online messaggi privati ​​tra Hammer e diverse donne, rivelando le fantasie sessuali dell’attore, come il cannibalismo: «Voglio dire, quali erano le possibilità che stessimo sviluppando questa cosa?», ha riflettuto Chalamet. E in giro c’erano fake news che suggerivano che il film fosse ispirato a delle news, «Mi ha fatto pensare: ora devo davvero farlo. Perché in realtà il film è basato su un libro».

Quando gli è stato chiesto esplicitamente come avesse elaborato personalmente le accuse contro Hammer, Chalamet ha spiegato a GQ: «Non lo so. Queste cose finiscono per essere immediatamente oggetto di clickbait. Direi che “disorientanti” è una giusta definizione».

Nell’intervista Chalamet ha parlato anche della sua adorazione per Tom Cruise ammettendo di aver visto Top Gun: Maverick otto volte mentre era a Budapest per le riprese di Dune: Parte Due tra l’estate e l’autunno del 2022. L’attore ha persino affittato un cinema per portare l’intero cast e la troupe di Dune per vedere il blockbuster di Cruise: «È stato una grande ispirazione per me l’estate scorsa, quando stavamo girando Dune. Alcuni membri della troupe ridacchiavano dell’idea, ma ho pensato che fosse uno dei film più belli che abbia mai visto».

Timothée Chalamet ha anche raccontato che Tom Cruise, dopo che si sono incontrati, gli ha inviato un’e-mail con una lista di istruttori di stunt: «Fondamentalmente ha detto che nella Vecchia Hollywood avrebbero organizzato allenamenti di danza e di combattimento, e che oggi nessuno manterrebbe quegli standard oggi. “Quindi dipende da te”», ricorda Chalamet. «L’e-mail era davvero come un grido di guerra».

Un altro collega di cui parla Timothée nell’intervista è Austin Butler, che vedremo insieme a lui in Dune: Parte Due e del biopic in cui vestirà i panni di Bob Dylan: «Fondamentalmente ho lavorato con tutto il suo team di Elvis per prepararmi a interpretare Dylan. Ho appena visto il modo in cui [Butler] si è impegnato in tutto questo e ho capito che dovevo fare un ulteriore passo avanti».

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