Tutto quello che sappiamo finora su ‘Avengers 5’ | Rolling Stone Italia
Arieccoli

Tutto quello che sappiamo finora su ‘Avengers 5’

Chi tornerà (e non tornerà) del cast, chi sarà il nuovo regista, quando uscirà. Gli ultimi aggiornamenti dal MCU

Tutto quello che sappiamo finora su ‘Avengers 5’

Foto: Marvel Studios

A che Fase siamo? Ormai abbiamo perso il conto. Così come non riusciamo più a star dietro agli aggiornamenti – veri o bufale – che si inseguono da mesi a proposito del quinto capitolo di Avengers, che al momento ha chiuso la sua corsa con il capitolo Endgame, uscito nel 2019 e vero distruttore del box office (2 miliardi e 800 milioni di dollari l’incasso totale). Abbiamo provato a mettere un po’ di ordine tra i dettagli (affidabili) che circolano in questi ultimi giorni. Ecco quello che sappiamo finora.

Come si intitolerà
Il titolo originale previsto era Avengers: The Kang Dynasty, ma dopo i guai giudiziari di Jonathan Majors, l’attore che ha fatto il suo ingresso nel MCU nei panni di Kang il Conquistatore in Ant-Man and the Wasp: Quantumania e che nel nuovo capitolo avrebbe dovuto ricoprire il ruolo del supervillain, tutto si è confuso. Majors è stato accusato di violenza domestica da parte di una sua ex fidanzata, al momento il suo iter con la giustizia non è finito e soprattutto i Marvel Studios vogliono tenersi alla larga da scandali di questo tipo. Dunque al momento sulla carta il film è solo Avengers 5. Curiosamente, però, c’è già il titolo dell’episodio numero 6: Avengers: Secret Wars.

Di cosa parlerà
Anche qui, dopo l’uscita di scena (o almeno così pare) di Majors/Kang, le cose si sono complicate. La trama precedente ruotava attorno a quel cattivo, e adesso gli sceneggiatori capitanati da Michael Waldron dovranno inventarsi nuovi sviluppi. Al momento, secondo Daniel Richtman, un insider di Hollywood che si autodefinisce “a Twitter influencer and writer“, sarà una storia più semplice e meno ingarbugliata rispetto alle puntate precedenti. Ma di più, almeno per ora, non è dato sapere.

Chi sarà il nuovo nuovo regista
Il primo nome scelto era quello di Destin Daniel Cretton, che nel 2021 ha diretto Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli, che però si è sfilato dal progetto (o è stato licenziato?) lo scorso novembre. Non ha però chiuso del tutto con i Marvelo Studios: ci sarà sempre lui dietro il sequel proprio di Shang-Chi, uno dei titoli di punta della nuova Fase. Ad oggi, il nome più accreditato per dirigere Avengers 5 è quello di Shawn Levy, che quest’estate porterà nelle sale il “double actDeadpool & Wolverine, e che in passato ha già diretto solidi titoli per famiglie come i due Una notte al museo e i più recenti Free Guy – Eroe per gioco e The Adam Project con Ryan Reynolds, ma anche il più “adulto” Real Steel con Hugh Jackman.

Chi tornerà del cast
Anche qui, è tutto un “celo, manca” che varia a seconda di chi ascolti/dove leggi. Tra i ritorni dovrebbero essere certi, per ora, i nomi di Mark Ruffalo (Hulk), Chris Hemsworth (Thor), Benedict Cumberbatch (Doctor Strange), Tom Hiddleston (Loki), Simu Liu (Shang-Chi) e Karen Gillan (la Nebula dei Guardiani della Galassia), ma secondo IMDb dovremmo rivedere anche Anthony Mackie (il nuovo Captain America) e Jeremy Renner (Occhio di Falco).

Chi non tornerà del cast
Oltre ovviamente a Jonathan Majors (vedi sopra), non faranno il loro ritorno nemmeno Scarlett Johansson (Vedova Nera) e naturalmente Chris Evans, il fu Captain America che, come dicevamo prima, ha ceduto lo scudo ad Anthony Mackie. E non dovremmo ritrovare neanche Robert Downey Jr., nonostante in una recente intervista a Variety abbia detto: “Mi piacerebbe tornare a vestire i panni di Iron Man”. Ma la sua Fase, in tutti i sensi, pare essersi definitivamente chiusa negli ultimi Spider-Man versione Tom Holland.

Quando uscirà
Non essendoci state dichiarazioni a smentire quanto sappiamo, al momento le riprese dovrebbero iniziare a gennaio 2015 e la data d’uscita resta fissata, come precedentemente annunciato, per il 1° maggio 2026. Ma considerate le turbolenze, tutto può ancora essere rimesso in discussione (o forse i soldi stanziati sono troppi e “inamovibili”).