Tutto quello che sappiamo sulla seconda stagione di ‘Squid Game’ | Rolling Stone Italia
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Tutto quello che sappiamo sulla seconda stagione di ‘Squid Game’

Uscirà il 26 dicembre, i giochi mortali affrontati dai protagonisti saranno ancora più spettacolari, e il terzo capitolo arriverà nel 2025. Ecco le rivelazioni sullo show Netflix arrivate dalla conferenza stampa a Lucca Comics & Games 2024

Squid Game 2

Un fotogramma della seconda stagione di 'Squid Game'

Foto: Netflix

La data d’uscita la sappiamo: il 26 dicembre arriverà su Netflix il secondo capitolo di Squid Game, la serie tv coreana dei record. E oggi, dal palco del Lucca Comics & Games, alcuni dei protagonisti dello show hanno svelato nuove anticipazioni su quello che potremo vedere nella nuova stagione.

Nello specifico, alla conferenza stampa erano presenti il creatore, scrittore e regista della serie Hwang Dong-hyuk e gli attori Lee Jung-jae e Wi Ha-jun, che interpretano il protagonista Seong Gi-hun e Hwang Jun-ho (il numero 29, detective infiltrato alla ricerca del fratello scomparso) rispettivamente.

«Non ci saremmo mai aspettati questo tipo di successo, mi sembra ancora un sogno. Per me, la differenza maggiore tra le due stagioni della serie starà nel percorso di Gi-hun. Si tratterà di una crescita fuori dal recinto del gioco, per poi ritornarvi con una consapevolezza maggiore. E aiutare a fermare tutto». Queste le prime parole di Hwang.

Dalla trama possiamo dunque aspettarci ramificazioni, nuove vie e personaggi, e costruzioni di mondi. Gi-hun, però, sarà sempre centrale. Ce lo aveva già fatto capire il cliff hanger alla fine della prima stagione, quando avevamo visto il personaggio di Lee rientrare in scena con i capelli tinti di rosso intenso. «Ah, quelli arrivano da Slam Dunk, il mio manga preferito», rivela Hwang. «Li ho presi per simboleggiare che in quel momento Gi-hun non era più un personaggio normale, non un uomo come tanti. Tornare indietro in quel momento non sarebbe più possibile». Alle riflessioni si è unito Lee: «Mentre giravamo, non ho mai chiesto delucidazioni sul senso dei capelli rossi, è sempre stato naturale per me. Poi hanno cominciato a chiedermelo e mi sono reso conto che le persone lo notavano. Per me è semplicemente il segnale di qualcosa di nuovo che sta iniziando. E ho capito che era così anche per il regista».

Squid Game 2

Foto: Netflix

E per il personaggio di Jun-ho, invece? Wi ne ha parlato così: «Spero che il pubblico seguirà con entusiasmo il percorso del personaggio, che lo ha portato prima vicino alla morte, poi di nuovo alla vita. Anche lui è alla ricerca: sia del fratello, che di un modo per fermare il gioco».

Si conferma inoltre lo spirito con cui Squid Game era iniziata: mostrare come il capitalismo abbia creato grandi buchi e diseguaglianze sociali, rendendo alcuni “perdenti” letterali di un gioco più grande di noi, di cui spesso non si conoscono le regole. Secondo Hwang «siamo in un’epoca in cui le classi inferiori si avviano a non avere più la possibilità di vivere secondo lo status quo, e con Squid Game vogliamo dare al pubblico l’occasione di riflettere su tutto questo». Su questo tema si è unito Lee: «Il messaggio è che dobbiamo lavorare tutti insieme per stare tutti meglio, e costruire una società più giusta. Dobbiamo chiederci come possiamo vivere meglio tutti insieme». E Wi: «Come attore coinvolto nello show, penso che non si tratti solo della storia: recitando sono arrivato interrogarmi sulla natura dell’umanità e sulla sua dignità. Su che cosa renda davvero possibile definirci umani».

La terza stagione di Squid Game arriverà nel 2025. Intanto, il regista promette: ne vedremo delle belle, soprattutto al livello dei giochi mortali che verranno proposti. Alcuni li ritroveremo (speriamo anche Un, due, tre, stella con la sua bambola gigante), altri diventeranno sempre più spettacolari e complessi. E sul possibile adattamento sull’America firmato da David Fincher? «Ho stima di Fincher, sarei curioso di vedere il risultato».

Su una cosa, però, Hwang si è sbottonato: nella seconda stagione del suo show ha inserito due brani musicali italiani. Il primo è un’aria della Norma di Puccini; il secondo, Time To Say Goodbye di Andrea Bocelli.