Sedici ex e attuali collaboratori del Tonight Show di Jimmy Fallon hanno accusato lo showman e i suoi produttori di avere instaurato sul luogo di lavoro un clima talmente tossico da mettere in crisi molti lavoratori.
Lo riporta un’inchiesta di Rolling Stone US. La testata ha sentito un’ottantina di persone che lavorano o hanno lavorato non solo al Tonight Show, ma anche al precedente Late Night with Jimmy Fallon. Molti hanno parlato bene di Fallon, nessuno ha voluto farlo in modo ufficiale. Alcuni hanno invece raccontato in forma anonima, per paura di ripercussioni, della differenza fra i “good Jimmy days” e i “bad Jimmy days”. Nei primi Fallon sarebbe come lo vediamo in tv: divertente, acuto, creativo. Nelle giornate no sarebbe intrattabile a tal punto da convincere i collaboratori a non guardarlo nemmeno in faccia. «Se ha una giornata no, sei fottuto», ha detto uno di essi.
La pressione derivante dall’atteggiamento del conduttore e dei vertici del programma sarebbe andata ben oltre quella che si sperimenta normalmente lavorando in un late night show americano. L’aria che si respirava dietro le quinte sarebbe stata causata dal comportamento instabile di Fallon e avrebbe a sua volta provocato un continuo turnover tra gli showrunner, nove in nove anni, incapaci di dirgli di no. Le accuse riguardano anche una di essi, Jamie Granet-Bederman. I lavoratori si sono sentiti sminuiti e intimiditi da capi, Fallon compreso che, nel caso sia insoddisfatto del lavoro altrui, non farebbe critiche costruttive, ma passerebbe agli insulti personali. La situazione sarebbe così grave da spingere i redattori a ribattezzare i camerini degli ospiti “crying rooms”: è lì che vanno per piangere e sfogarsi per il trattamento ricevuto.
Alcuni sono stati costretti a lasciare il lavoro, altri sono stati licenziati, altri ancora hanno avuto attacchi d’ansia e vari problemi fisici e psichici causati dalla situazione. Sette ex dipendenti hanno detto che l’atmosfera tossica dietro le quinte ha avuto un impatto sulla loro salute mentale e che «voglio ammazzarmi» era una battuta ricorrente tra di loro. In almeno un caso era qualcosa di più: «Mai stato così giù in vita mia. Non volevo più vivere. Ho pensato di ammazzarmi. Sapevo nel profondo che non l’avrei fatto, mi chiedevo però perché avessi quel pensiero ricorrente».
Nessuno, afferma uno degli intervistati, aveva il coraggio di dire no a Fallon. «Tutti camminavano sulle uova, soprattutto gli showrunner. Non sapevi mai quale Jimmy avresti incontrato e quando si sarebbe arrabbiato». Nell’articolo si fa riferimento anche ad alcuni episodi di presunta ubriachezza sul luogo di lavoro di Fallon. Il suo stato avrebbe rischiato di compromettere la riuscita dello show. «Che tristezza che un uomo con un tale talento abbia creato un ambiente di lavoro tremendo».
Nonostante le lamentele avanzate alle risorse umane, dicono gli accusatori, nulla è stato fatto per migliorare la situazione. «Ho dato anima e cuore a quel posto», dice un ex membro dello staff. «Voglio che abbia successo, ma affinché accada sono necessari grandi cambiamenti, a partire da Jimmy. Tutti quanti devono tirare fuori la testa dalla sabbia e fare qualcosa per risolvere problemi che sono evidenti». Racconta un altro collaboratore: «Fare l’autore per un late night show è il lavoro dei sogni che in questo caso si è trasformato molto rapidamente in un incubo. È triste, soprattutto perché che non deve essere per forza così».
Dopo la pubblicazione dell’articolo di Rolling Stone, due collaboratori hanno spiegato che Fallon si è scusato col suo staff su Zoom: «È imbarazzante, mi sento male. Mi spiace aver messo in imbarazzo voi, la vostre famiglie, i vostri amici. Mi sento talmente male che non riesco neanche a dirlo a parole».
Un portavoce della NBC, che trasmette il programma, ha scritto che «siamo orgogliosi del Tonight Show e garantire un ambiente di lavoro rispettoso è per noi una priorità assoluta. Come accade in ogni luogo di lavoro, alcuni dipendenti hanno sollevato problemi che sono stati esaminati, prendendo provvedimenti laddove appropriato. Come sempre, incoraggiamo i dipendenti che ritengono di aver sperimentato o osservato comportamenti non conformi alle nostre politiche a segnalarceli in modo da poterli affrontare».