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Venezia senza le star? Cosa rischia la Mostra del Cinema con lo sciopero degli attori

La protesta del sindacato attori di Hollywood rende al momento impossibile la partecipazione di stelle come Zendaya, attesa all’apertura, sul tappeto rosso del festival. Ma c’è (forse) un piano B...

Foto: Alessandra Benedetti - Corbis/Corbis via Getty Images

Lo sciopero del sindacato attori di Hollywood, come abbiamo già raccontato, sta tenendo in stallo set, tour promozionali (quello di Oppenheimer è stato bruscamente sospeso alla vigilia della première londinese) e festival della tarda estate.

Su tutti, la Mostra del Cinema di Venezia, che partirà il prossimo 30 agosto, troppo presto, secondo alcuni, per vedere concluse le negoziazione tra la SAG-AFTRA, che rappresenta gli attori USA, e chi governa gli Studios (e le clausole su contratti, diritti e Intelligenza Artificiale, alcuni dei temi al centro della discussione); e dunque per vedere le tante, attesissime stelle sfilare sul tappeto rosso del Palazzo del Cinema.

Come riportato anche da The Hollywood Reporter Roma, il direttore della Mostra Alberto Barbera avrebbe pronto un piano B in vista dell’annuncio del programma ufficiale, previsto per martedì 25 luglio: cioè “un festival paneuropeo” nella cui selezione ci sia cinema, appunto, dall’Europa, ma anche dall’Asia e cinematografie extra-States.

Al di là degli attori stessi, infatti, non è detto che le case di produzione e distribuzione vogliano “mandare” i loro titoli più forti, se non ci saranno le star a promuoverli: è un rischio d’immagine troppo grosso, visto che i tappeti rossi di festival come Venezia e Toronto sono il “biglietto da visita” per la successiva Awards Season.

Lo stesso Luca Guadagnino, scelto per aprire la Mostra numero 80 con Challengers, ha fatto sapere a THR che al momento è tutto in forse: di sicuro la protagonista Zendaya non potrà, se le cose non si sbloccano, presenziare sul red carpet, ma la stessa MGM, che produce il film, potrebbe decidere di non presentarlo più a Venezia.

I tempi stringono, e la Mostra rischia di non avere quei titoli che, secondo i rumour, avrebbero fatto la parte del Leone (pardon) quest’anno: da Poor Things di Yorgos Lanthimos con Emma Stone e Mark Ruffalo a Maestro di e con Bradley Cooper, da Ferrari di Michael Mann con Adam Driver e Penélope Cruz a Priscilla di Sofia Coppola, e moltissimi altri.

Si spera che la trattativa a Hollywood possa chiudersi in fretta, anche se le barricate sono state appena formate. E intanto si aspetta il 25 luglio.

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