«Roberto ha sbagliato gravemente, ha continuato a sbagliare sui social, ha fatto tutte le cose che non si devono fare, come se non fosse con noi da otto anni. A noi è molto dispiaciuto, sia per la nostra storia che per quello che è successo, e ha deciso per la sua serenità e la nostra, di restare a casa e riporre la chitarra nella custodia».
Si è aperta così l’ultima puntata di Propaganda Live, con il commento di Diego Bianchi alla vicenda di Roberto Angelini, che ha deciso di abbandonare provvisoriamente il programma dopo le polemiche degli ultimi giorni. Il chitarrista aveva fatto lavorare in nero una persona che faceva le consegne per il suo ristorante, lei l’ha “tradito” e lui l’ha definita sui social «una pazza incattivita». Successivamente ha fatto marcia indietro, si è scusato e ha annunciato l’abbandono (provvisorio) del programma. «Mi hanno detto: ma perché non suoni e basta? Praticamente in coro», ha raccontato Angelini in un’intervista a Domani. «Li ho messi in cattiva luce, con tutti i servizi di Diego… e poi c’è un coglione che assume in nero».
«Rispettiamo la sua decisione, ma non l’abbiamo presa noi. Anche se siamo i più incazzati di tutti, a parte la ragazza protagonista, non siamo i giudici di Angelini e non lo sono neanche i social», ha continuato Zoro. «Come dice un mio amico, chi è senza peccato scagli il primo tweet. Non dimentichiamo la storia di Roberto Angelini, che è qui da otto anni, dalla prima puntata di questo programma. Questo posto è suo e quando vorrà noi siamo qua».