Per far uscire il loro figlio da Kiev, Ewa e Reza hanno intrapreso il viaggio più pericoloso della loro vita: nato da madre surrogata appena il giorno dopo l’inizio della guerra, il bambino è da allora nascosto in un rifugio antiaereo insieme ad altri trenta neonati. Ma le difficoltà non finiscono qui: come fare a riportarlo a casa loro, in Germania, dove la pratica del cosiddetto “utero in affitto” è vietata dalla legge? La loro storia nel nuovo documentario di ARTE.