Giordana voto: 10
Si è sciolta, aveva passato in sofferenza le ultime puntate, subendo troppo lo scontro con Rudy Zerbi e la difficoltà ad affermare la sua identità di fronte a un pubblico e forse anche a dei prof che amano il conformismo commerciale. Lei, però, ritrova se stessa nel momento giusto e porta a casa la finale quasi subito anche grazie a un inedito potentissimo, Chiedo di non chiedere, col suo mix italo-francese e il tema difficile ma sexy. Un po’ come lei.
Tish voto: 9
Ha cominciato a divertirsi tardi. Oggi si concede di sfidare e umiliare l’autotune con una bella interpretazione di Cara Italia, poi conquista tutti con Black Horse and the Cherry Tree di K.T. Tunstall e Bird Set Free di Sia. E non dimentichiamoci che Try to C (che stasera non ha cantato), il suo inedito, le vale il premio Tim Music. Eliminazione ingiusta per quello che ha dimostrato stasera, anche se gli altri, nel complesso dell’edizione sono stati migliori. L’impressione è che il suo vero viaggio cominci ora e che se di lei abbiamo sentito un solo inedito, se non abbiamo ascoltato nessuno degli strumenti che sa suonare e se a differenza di Giordana lei si prende anche canzonacce poco adatte, il mancato approdo in finale c’entra poco con i suoi demeriti. Scusaci ragazza, ti abbiamo sottovalutato.
Vincenzo voto: 8
Inutile, è impossibile non amarlo. È quasi irritante per l’empatia che ti suscita, sorride e vorresti abbracciarlo, balla e ti smuove qualcosa dentro – fa proferire parola persino ad Alex Britti, che in questa semifinale si è fatto sentire più che in tutti gli altri sabati -, improvvisa e la sua interpretazione è stordente. Persino il modo in cui corre sulle note di Momenti di Gloria per prendere la sua giacca dorata da finalista sembra un ballo, anzi un volo.
Rafael voto: 7
Parliamoci chiaro, tira fuori una performance al limite del soft porn e le giurate vanno in brodo di giuggiole. E si sa che all’ormone non si comanda e passa addirittura per primo alla finale, forse non del tutto meritatamente, anche se dimostra come sempre una tecnica e un talento di livello, ben giocati su una coreografia (para)cool. Certo, negli atteggiamenti rimane gradevole come il sale messo per sbaglio nel caffé.
Alberto voto: 6
Il suo inedito è il più debole, si sta spegnendo nel tentativo di uscire fuori da sé, da quel tenore che all’età di 12 anni si adagia su una voce pazzesca per nascondere un carattere da orsacchiotto e un carisma da lampione. Ha mezzi incredibili, ma al di là degli entusiasmi che suscita in studio – e sempre meno, a giudicare dal fatto che sono già due volte che si qualifica all’ultimo – e fuori, rischia di diventare il Safina del 2020.
Pio e Amedeo voto: 5
Bella l’idea, finalmente, di rinunciare alla comicità per un pezzo di costume che mischia con mirabile bravura qualunquismo e veteromaschilismo. Maria De Filippi ormai non fa più neanche finta di ridere, la faccia di Sabrina Ferilli fa sembrare quella mitica di John Travolta il viso di uno spettatore soddisfatto. Il pezzo sulla nonna di Amedeo che diventa una (s)profonda analisi di costume su tutte le donne della terza età – “prima ci raccontavano la storia dell’uomo nero, ora con l’uomo nero ci vanno e ci fanno pure una storia” la perla di Pio – fa rimpiangere Gabriele Cirilli. Fortunatamente i loro problemi di dizione a volte ti concedono la grazia di perdere alcune battute. P.S.: ah, in studio hanno riso parecchi, c’era anche uno striscione con su scritto “Pio e Amedeo siete i migliori”. Lo stesso pubblico che sulla battuta sugli spoiler “Amici 17 l’ha vinto Irama” ha esultato.
La giuria speciale voto: 4
Bella l’entrata in scena di Romina Power, Sabrina Ferilli, J-Ax, Loredana Berté e Antonella Clerici, ma tutto il resto è noia. Si salva Sabrina nazionale che intelligentemente si perde l’ennesima partita deludente della sua Roma per dire più parolacce insieme – a forza di “rincoglionita” e “stronzate” – di quante se ne siano sentite nelle 17 edizioni precedenti, provocate dall’essere costretta a rifare per l’ennesima volta il gioco della cabina (Maria a volte ha il gusto perverso del perseverare). E ridateci subito la vera Loredana Berté.
La gag su Mark Caltagirone voto: 2
Ora che la regina dei casi umani si metta a far ironia su Mark Caltagirone e sulla vicenda di Pamela Prati che ormai ha assunto i contorni dello psicodramma, è per lo meno inelegante. Se poi la gag fa ridere quanto una battuta di Britti – “è sempre una cosa dire il nome di Tish dopo quello di Stash” la sua migliore – allora diventa solo un momento di cattivo gusto all’interno di un gioco (quello della cabina) un po’ squallido.
Il regolamento voto: 1
Lasciamo perdere che Tish passa la prima parte della puntata in testa e poi viene eliminata, dopo aver battuto, in alcuni casi anche più di una volta, tutti i finalisti nelle passate puntate. Lasciamo perdere pure che non c’è un trattamento equanime, per quantità e qualità, tra i diversi concorrenti. Ma in queste settimane abbiamo visto la Berté cambiare le regole, una concorrente rifiutare un’assegnazione, un altro paio essere presi di mira al limite del mobbing e senza conseguenze. Amici 18, abbiamo un problema.