‘B-Boys: la storia della break dance’, la Rock Steady Crew alla conquista di New York | Rolling Stone Italia
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‘B-Boys: la storia della break dance’, la Rock Steady Crew alla conquista di New York


Nel nuovo episodio della serie di ARTE, il breakdancing abbandona le strade del ghetto e arriva nei club più esclusivi di Manhattan



«Ciò che volevamo era fare festa, eravamo piccole rockstar, rockstar del ghetto, volevamo divertirci e fare battute stupide. Eravamo contenti, ci piaceva vantarci, ma la parte migliore dei viaggi in Europa era tornare a casa e raccontarlo alle ragazze», dice Crazy Legs delle prime fughe europee della Rock Steady Crew, pronti a cavalcare un’esposizione mediatica sempre più grande, che dagli esordi nelle strade del Bronx li porterà prima nei club più esclusivi di Manhattan, poi a ispirare il cinema e gli artisti pop.

«Eravamo su un altro livello. In tutto il mondo le persone adoravano questa danza. Era più di un fenomeno di strada, ballavano allo Studio 54, abbiamo avuto la possibilità di suonare nei posti dove nessuno riusciva ad andare», dice Mr. Freeze. La storia della Rock Steady Crew continua nella nuova puntata di B-Boys: la storia della break dance, la serie di ARTE che racconta gli esordi e il successo della sottocultura che ha influenzato cinema, musica e arte. Potete vedere il nuovo episodio in cima all’articolo.

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