Lo scorso agosto, dopo l’elezione di Jair Bolsonaro, nella foresta amazzonica sono iniziati molti roghi. Il neo presidente del Brasile invitava gli elettori, tra cui latifondisti e commercianti, a disboscare la foresta pluviale ignorando gli aborigeni. Con il passare del tempo le fiamme sono state spente, e la catastrofe dimenticata.
Adesso la maggior parte del legno è concentrata nelle riserve degli aborigeni, dove il disboscamento è vietato. Qui, però, i ladri di legname fanno delle incursioni illegali, comprese di saccheggi e violenze, nel disinteresse di Bolsonaro, e la comunità degli aborigeni ha trovato un modo di reagire. Si fanno chiamare “Guardiani della Foresta”, e sono indigeni Guajajara che proteggono le riserve dello Stato del Maranhão dai taglialegna clandestini. Il nuovo documentario di ARTE racconta la loro storia.