Chiara Ferragni
Abbandonati i look da Barbie engagée della prima serata, in Schiapparelli rinasce, nonostante i fattacci della serata che hanno tentato di minare la serenità di Casa Ferragnez. Ma lei, lo sappiamo, si pensa sempre libera.
Lazza
Un po’ supereroe della Pixar, ma con i guanti da ladro di biciclette. Semaforo rosso.
Coma Cose
Futuri sposini, come hanno annunciato durante il Festival in portavano il loro (per fortuna mancato) Addio, ma modalità Sposa cadavere di Tim Burton. Saremo gotici e bellissimi.
Giorgia
C’è confusione. Sarà perché non amiamo i vestitini da cocktail (o da bimba vestita per la vigilia di Natale), soprattutto se poi la terza sera devono essere interrotti da un nero lungo che non c’entra niente. E quegli stivali… pietààà!
Gino Paoli
La giacca bianca su camicia scura, gli occhiali fumé, il baffo da vecchio gattone (che vive in una soffitta vicino al mare, ça va sans dire). A 89 anni quest’anno (!), è ancora un perfetto playboy della Riviera che non perde il piglio da conquistador.
Anna Oxa
Se avesse tirato fuori delle zampe di gallina e un po’ di sale grosso, sarebbe stata la nostra strega preferita.
Tananai
Il fiore, appuntato sulla giacca Gucci anche nelle serate precedenti, ricordava tanto (troppo?) quello di Harry Styles sempre ieri sera ai BRIT Awards, ma nel complesso la sua è stata una Ariston Fashion Week impeccabile. Fino alla fine.
Ultimo
Ultimo non ha ascoltato il nostro consiglio e persiste con le ascelle feel-free. Un trend tristemente in voga quest’anno all’Ariston (vedi anche Leo Gassmann, che però almeno per la finale si è messo la giacca). We rest our case.