I look di Sanremo 2025: il meglio e il peggio della prima serata

Elegante come la sua voce: che le vuoi di’?

Come Marina Abramović, tra il cartoon e lo statuario.

Una sirena, sì, ma con tutto quell’accessorio se entra in acqua rischia di affondare.

Il principe azzurro ha voluto fare come Cenerentola, ma invece della scarpetta ha dimenticato la camicia.

Jessica Rabbit vibe. Ma con una ballatona così classica pure le onde nei capelli ci stanno.

Gioca, un po’ a sorpresa, la carta sobrietà, ma la scarpa è il magic touch.

Uscito dalla palestra dopo la doccia. Di glitter.

Riflette di luce propria, occhio che graffia.

I cattivi ragazzi stilosi, un po’ ispirazione Sunday service. Spaccano.

Liscia o gasata?

Dopo mille travestimenti, apre le danze versione Dracula chic.

Rosso cardinale – gli sarà piaciuto Conclave? – come alla domenica delle palme, e con questo pezzo sa che benedice tutta Italia.

Italiano vero, doppiopetto come nel Padrino, forse i guanti sono per non lasciare le impronte sul luogo del delitto.

La quota folkloristica, il rimando è forse dalle parti della signorina Chiquita, olé.

Come ci si aspetta che un cantautore di tutto rispetto salga sul palco di Sanremo, velluto e papillon.

L’Alessandro Michele’s touch si sente. Come nei migliori film di Tim Burton.

Se togli l’accento diventa Moda, ma di quella ne vediamo poca.

Ti piace vincere facile. Trasparenze, paillettes… et voilà: il Festival è fatto.

Lucio Corsi, sei magia vera, non ci sono inganni nei tuoi vestiti, sono sinceri come te.

Abbandonate le fantasie, sceglie il total black in pendant con gli occhi. Speriamo di non incontrarlo in un vicolo buio alle 3 di mattina.

Il giusto modo di affrontare quel palco, con la scioltezza del primo giorno. Noi ci vediamo un po’ di Lou Reed.

Datemi una S, datemi una A, datemi una N… Sanremo!

Gambe scoperte e mantella, leggiadra come Ozma nel Fantastico mondo di Oz. Très chic. 

Forse qualcosa è rimasto attaccato alla giacca, chi può dirlo.

Primo pantalone femminile lungo della serata, finalmente una novità gradita in un mondo che professa l’uguaglianza di diritti.

Entra carabiniere e puf!, si trasforma. Dimenticate le piume tenta il look Timothée a Venezia però versione white, ma il risultato è un po’ diverso.

Tra Tony Manero e Micheal Jackson, specchiati come una mirror ball. Made in Italodisco.