Il tramadolo, farmaco anti-dolorifico, è ufficialmente classificato come una oppiaceo debole. Tuttavia, in Togo e in molti altri stati africani sta devastando la popolazione. In Italia è noto come “la droga del migrante”, e viene utilizzato dai braccianti clandestini per non sentire la fatica.
Il suo uso è stato sviato, perché oggi il farmaco viene assunto soprattutto per resistere a ritmi di lavoro opprimenti. È sempre troppo tardi quando, per mancanza di informazione e prevenzione, i consumatori si rendono conto che dà dipendenza: la storia del tramadolo è al centro del nuovo reportage di ARTE, che potete vedere in cima all’articolo.