«Non sono un politico, non sono un sociologo, sono una disegnatrice. E voglio che il mio paese stia meglio. Disegno per questo». È con queste parole, pronunciate da una fumettista, che si apre il documentario di ARTE sul fumetto nel mondo arabo, in particolare nella sua declinazione femminile. A dieci anni dallo scoppio delle Primavere arabe, sono moltissime le donne di quei paesi che hanno iniziato a esprimersi attraverso il fumetto. Merito dell’accessibilità di questa forma d’arte, e soprattutto della sua immediatezza. Le quattro protagoniste del documentario – la tunisina Nadia Khiari, la libanese Lena Merhej, la marocchina Zainab Fasiki e l’egiziana Deena Mohamed – utilizzano le loro strisce per esprimere il loro impegno politico. Ecco la loro storia.