Nella regione della Moselle (nord-est della Francia), più di altre colpita dalla deindustrializzazione, proliferano mestieri “invisibili”. Come quello di assistente domiciliare, uscito dall’anonimato con lo scoppio della crisi del Covid. Le loro condizioni sono emblematiche delle centinaia di “piccoli lavori”, tanto svalutati quanto essenziali, ben al di sotto degli standard remunerativi. Eppure, occupandosi delle persone più vulnerabili (anziani, disabili e malati), queste persone sono sempre in prima linea, e non si limitano a supplire alle mancanze delle famiglie ma assolvono una funzione sociale che non rientra nelle prerogative di badanti e infermieri. Guarda il nuovo documentario di ARTE.