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MasterChef 14, le pagelle della nona masterclass: trovare la via

Se i concorrenti non vanno alla montagna, la montagna andrà dai concorrenti. Nella forma della cheffe Amanda Eriksson, ma anche dell'agognata prova in esterna in un tre stelle Michelin. Per rimanere incagliati basta solo un passo falso
MasterChef Italia 14

Foto: Sky Italia

«Stringimi forte che non so che fine faccio / Trovami una via, fammi andare un po’ più in alto / Sfuggirò alle leggi come un fiore nell’asfalto». No, i Fast Animals e Slow Kids non sono stati ospiti della quattordicesima edizione di MasterChef Italia, ma chissà se la loro Stupida canzone ha occupato gli auricolari di qualcuno dei concorrenti, durante le fasi finali della gara.

Di sicuro, nelle puntate in cui avviene l’ultima eliminazione prima della finale, il sentiero più alto è stato spronato da due “uscenti”: la prima classificata dell’anno scorso, Eleonora Riso, e il suo quinto-secondo, Niccolò – quinto come piazzamento nella gara, secondo in quanto coppia che scoppia o forse no, chissà. Ehi, siamo qui, provate a prenderci. Funziona a metà: dopo la prova “matrimoniale” in cui la sfida è tenere insieme cose lontanissime, la quaterna degli “arrivati” si compone senza grandi guizzi, e sapere che Anna probabilmente vincerà questa competizione fa l’effetto-Olly su Sanremo. Balorda nostalgia di quando sentivamo le farfalle nello stomaco.

Ci vogliamo ancora credere per un attimo. Nel mentre ci godiamo il passaggio fulmineo di Amanda Eriksson, cheffe al Wood di Cervinia (una stella Michelin), nella sua world cuisine tra Sapmi (cioè Lapponia), Italia e oltre. E una passeggiata in riviera al Quattro Passi di Nerano (Napoli), tristellato scelto per la prova più ambita della competizione. Ma anche quella che ci fa nuovamente capire come il concetto di “ho cucinato in un tre stelle” non sia esattamente stato digerito da questi ragazzi.

*Attenzione: contiene spoiler.

Foto: Sky Italia

Anna voto: 9

Mi pare di stare a fare la gaussiana, quella media che usano nelle facoltà di Economia per armonizzare i voti a ogni esame, tipo il pricing dinamico dei biglietti sugli aerei. C’è perché io ad Anna non glielo vorrei dare, questo nove, ma poi gli altri dovrei raccoglierli con il cucchiaino, e in cucina non sta bene. Due cose: non ci ha fatto una sorpresa che fosse una dall’inizio della gara; e poi siamo in televisione, com’è che non cambio canale se non vedo lo show? Vabbè, forse è solo che la Settimana Santa è passata da poco. E anche a me, tra qualche giorno, passa (ma c’è una nuova chi con Jack?).

Foto: Sky Italia

Jack voto: 8

Jacopo (chiamatelo con il suo nome), è uno che qui dentro è cresciuto, che a volte si perde, ok, ma alla fine la riga la recupera. Vorremmo fosse il nostro Lucio Corsi, portare il cuore a battere, farci credere che possiamo, per un minuto, sovvertire le leggi dell’universo. Ti va di vincerla questa finale, Jack? Ti va di farlo per me e per il mio rapporto con il determinismo?

Foto: Sky Italia

Amanda Eriksson voto: 7,5

Toccata e fuga troppo breve per la cheffe, che avrebbe (credo) potuto incidere di più e (ri)mettere in riga alcuni strafalcioni di classe, soprattutto sul capitolo impiattamento. Rimane la curiosità di passare da Cervinia il prima possibile. Qualcuno vuole fare una gita?

Foto: Sky Italia

Eleonora e Niccolò voto: 7

Gatto Silvestro e Titti, Holly e Benji, Bonnie e Clyde, fragole panna e Champagne. Mettetela come volete, qualsiasi combinazione, per Eleonora e Niccolò, funziona. Dall’anno scorso non sono cambiati una virgola, e se “tutto si tiene” è perché esistono loro, Sandra e Raimondo di questo piccolo mondo. Anche la loro ospitata è un po’ tirata via, anche se non sono sicura che a loro sia dispiaciuto.

Foto: Sky Italia

I giudici voto: 6,5

Puntata anonima. Sono scossa da un infervorato Locatelli che bacchetta Simone sull’opportunità di appaiare ostriche cotte e maionese. Cannavacciuolo si becca un carico in faccia da Mary che pare un amante deluso quando ti tira il pezzo. Come si dice in questi casi: “ce la siamo accollati”.

Foto: Sky Italia

Simone voto: 6

Ai fornelli non la sua prova peggiore, ma ormai Simone è un disco rotto. Fa il vendicativo con i compagni e dalle scarpe sembra non abbia solo sassolini da togliersi, ma intere montagne. Non so quanto abbia impastato, nella vita, ma forse anche lui sa che se lavori una materia viva di lievito, acqua e farina con cattivi umori per la dita, rimane gnucca. La cucina è come un bell’amore: fiorisce quando chi la esercita è in pace. Quindi o Simone è dell’Ariete, oppure ne ha da impastare.

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Mary voto: 5,5

Terminato il programma ci mancheranno i pendoli di mantra affermativi seguiti da frasi disfattiste e avversative. Trovare la via dicevamo, ma qui siamo nella selva oscura. Mary l’ha tirata fuori, l’anima, durante queste puntate. Forse persino troppo, arrivando a confessare a tutti gli italiani il rapporto di fatto deflagrato con il padre. Solo che lo studio di Domenica In era da un’altra parte.

Foto: Sky Italia

Franco voto: 5

È lui il successore ufficiale di Niccolò, eliminato a un passo dalla vetta. Mi dispiace, ma finire in Pronto Soccorso per aver rischiato di amputarsi un dito mentre si studia (matti, disperatissimi), per preparare il menu della finale forse è eccessivo. Nella loro calma apparente, questa classe si è rivelata più passionale del previsto. Tipo un film di Almodóvar: Aspiranti cucinieri sull’orlo di una crisi di nervi.

Foto: Sky Italia

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