La replica di Morgan al “licenziamento” come giudice di X Factor – sancito da Sky e Freemantle – non poteva che svolgersi nel suo stile, cioè con modalità difficilmente prevedibili: la prima conferenza stampa della storia su Whatsapp. Non in video, ma con domande scritte dei giornalisti e risposte del diretto interessato via messaggi o vocali in un gruppone di oltre cento persone moderato da Enrico Silvestrin. Una procedura curiosa, che non ha mancato di regalare dei momenti esilaranti fra chi, per prenotarsi, snocciolava una lunga serie di collaborazioni con diverse testate («manca solo Caccia e pesca» ha scherzato qualcuno) e chi si è inventato di sana pianta di lavorare per riviste ormai scomparse («io scrivo per Le Ore e Caballero»). Nell’attesa, il protagonista ha allietato tutti con un po’ di buona musica condividendo «la nona di Beethoven, che sto realizzando per presentarla e spiegarla, ricorrendo il bicentenario dalla composizione di questo capolavoro. Buon ascolto».
«Sky Italia e Fremantle Italia hanno deciso, di comune accordo, di interrompere il rapporto di collaborazione con Morgan e la sua presenza a X Factor come giudice» si legge nel comunicato pubblicato sul canale Instagram ufficiale del programma, dopo l’ultima puntata nella quale l’ex giudice si era scagliato contro tutti, criticando le coreografie dei suoi concorrenti scelte dalla produzione, accusando Dargen di essersi «venduto al music business», Ambra di usare le «lacrime come retorica», Francesca Michielin punzecchiata con «ti sta aspettando Ivan Graziani» (dopo la gaffe della precedente puntata), fino alla battuta a Fedez che ha scatenato le maggiori polemiche: «Sei troppo depresso per farmi da psicologo». Dopo un breve video introduttivo di Enrico Silvestrin, che ha spiegato le modalità d’uso della chat e ricordato in che modo è stata definita la decisione di interrompere la collaborazione con il talent – «l’editto satellitare» – Morgan esordito esultando per l’uscita il 23 novembre del suo nuovo singolo Sì, certo l’amore con testo di Pasquale Panella e la crescita sui social: «Anzitutto vorrei brindare assieme a voi per l’uscita del mio singolo che prelude all’album e per l’aumento in tempo reale dei followers su Instagram che sono diventati 302mila».
Si è partiti chiedendogli se si senta come Biagi o Santoro, visto che ha parlato di “editto Bulgaro” di berlusconiana memoria: «Sì, solo perché ho scompigliato gli interessi di una lobby allucinante. Mi sento come un uomo che vive in una realtà alla deriva, che assiste con i suoi occhi ad uno spaventoso naufragio umanistico. Dove la censura delle parole, dove la mancanza di valori morali e culturali sono arrivate a un livello impensabile all’epoca degli editti di Biagi e Santoro». E ancora, gli è stato ricordato che era tornato a X Factor «per risollevare un programma agonizzante ma è stato difficile perché c’è stato chi si è opposto», quindi invitandolo indicare a chi si riferisse: «Sono venuti a cercarmi per coinvolgermi con insistenza assordante, perché io non avevo la minima intenzione di fare X Factor. Mi hanno scompigliato la vita, il mio equilibrio, la serenità, la famiglia, i miei progetti riconquistati con tanta dedizione e fatica negli anni. Ho attraversato momenti difficili da cui sono emerso sempre con le forze della mia dedizione, con lo studio, con l’amore per la musica, con la divulgazione appassionata. Avevo ristabilito un equilibrio delicato e tanto agognato. Mi hanno lusingato con “promesse da marinai”, perché nessuna hanno mantenuto. Ho detto loro: vi prego non devastatemi ancora la tranquillità io sto facendo finalmente il mio programma in Rai, StraMorgan, una vera oasi musicale in un mondo che aveva perduto la bellezza, stavo terminando il mio album di inediti con Pasquale Panella, ho detto loro supplicandoli di non venire a distruggere la mia quiete con la loro smania. Hanno corteggiato a tal punto che mi hanno detto di chiedere qualsiasi cosa volessi: non ho chiesto denaro, ma garanzie di qualità e di rispetto. Ho chiesto: protezione mediatica. Libero arbitrio nelle scelte dei brani. La possibilità di fare un evento estivo di musica in televisione prodotto da loro in collaborazione con Rai. Nulla hanno mantenuto. Non c’è un nome e un cognome che si è opposto ma è un intero sistema che non ha assolutamente rispettato, anzi mi ha provocato».
In seguito, però, ha affrontato più in profondità quello che ha definito “un sistema”: «Davide Simonetta (autore di Bellissima di Annalisa che aveva criticato, nda) scrive le canzoni per loro, sono una combriccola di produzione discografica sostenuta dalla Warner che è anche la produzione del programma. Fedez, Dargen, la Michielin sono una squadra di lavoro che ha occupato X Factor. Non solo ero scomodo, ho smascherato i loro interessi». Ha anche raccontato cosa sarebbe avvenuto subito dopo la puntata: «Lui è stato terribile, Fedez mi ha detto cose orrende e diffamanti, mi ha aggredito mentre ero in camerino con mia figlia di tre anni, che ho dovuto abbracciare per tranquillizzarla, con lui che batteva i pugni sulle pareti dicendo che i depressi si sarebbero tutti scagliati contro di me, bestemmiava e ha chiesto il mio licenziamento urlandomi pezzente davanti a tutti. Gridava come un pazzo, faceva accapponare la pelle e mia figlia mi chiedeva “papà perché hai paura?”».
A un certo punto Morgan fa una pausa e avvisa i presenti: «Attenzione ho appena visto che c’è un messaggio vocale di Fedez. Aiuto. Non ho il coraggio di ascoltarlo, ho un po’ paura». E prosegue: «Ho sempre pensato che Fedez fosse un ragazzo intelligente, ha avuto una malattia e gli sono stato vicino per quanto mi è stato possibile, l’ho consolato con parole e musica, gli ho scritto una canzone. Quando vedi un ragazzo che lotta per la vita tutto il resto ha meno importanza. Però hanno provato a zavorrarmi perché ho fatto vedere la mia competenza e si sono scatenate le invidie da parte degli altri. Io volevo soltanto fare il mio mestiere. Forse sono andato a minare determinati equilibri economici di sistema, smascherandone l’illegittimità e hanno chiesto la mia testa». Così ha proseguito annunciando che «hanno fatto un licenziamento ingiustificato e ne dovranno rispondere di fronte a un giudice del lavoro. Tra l’altro un licenziamento fatto solo verbalmente, neanche a mezzo di una lettera». Non solo, perché ha aggiunto, riferendosi agli altri giudici: «Loro non sono all’altezza di occupare quel ruolo. Vi ricordate Mara Maionchi e Simona Ventura? Sono di un altro livello. Ambra e Michielin mi zittivano. Quando mi sono lamentato con una autrice mi ha detto: “Noi parliamo solo di brand, non di musica”». Non pensa neppure di aver violato il codice etico: «Sono stati loro a infrangere il codice etico facendo uscire la notizia del licenziamento prima di dirmelo personalmente. Io il codice etico l’ho rispettato, anche se non ne ho bisogno perché sono un anarchico. Rispetto il mio prossimo. Sono in assenza di norme perché ho la legge morale dentro di me. Sono così dentro e fuori dalla scena». Infine, quando gli è stato fatto notare che Bugo ha esultato per la sua esclusione ha rivelato: «Avrei avuto il piacere di invitarlo in trasmissione, non provo rancore. In un mondo di colpi bassi e di odio io non li concepisco. Mi è sempre piaciuto come cantautore. Infatti a Fedez avevo chiesto scusa via messaggio. Io sono un ironista. Ma oggi l’ironia è perseguitata».