1979. I Joy Division entrano in studio per registrare il loro album di debutto, Unknown Pleasures. Le session, dirette da Martin Hannett, furono molto toste per la band, non abituate alla durezza del produttore e alla sua maniacalità nella ricerca del suono – nel disco sono presenti rumori di bottiglie rotte, chitarre al contrario, persino uno sciacquone.
Il lavoro di Hannett, però, fu fondamentale per dare un’identità sonora alle sofferenze di Ian Curtis e allo stile cupo della band, ed è anche grazie a lui che il sound dei Joy Division è diventato così influente su tutto il genere post-punk e sulla new wave in generale.
La copertina, elaborata da Peter Saville di Factory Records, contiene un’immagine ritrovata nell’enciclopedia astronomica di Cambridge: è la versione a colori invertiti delle pulsazioni della pulsar CP1919. L’immagine è protagonista della nuova puntata di Total Records: storia di una copertina, la serie di ARTE in italiano dedicata alla storia della grafica musicale. Potete vederla in cima all’articolo.