Fino a due settimane fa avremmo scommesso tutti, a occhi chiusi, su una corsa a due tra Blind e Melancholia. Una di quelle guerre di religione che piacciono tanto sia al pubblico musicale che a quello da talent, il ragazzo con la faccia da furbo contro la outsider naif, autotune contro talento cristallino, trap contro rock, Emma Marrone contro Manuel Agnelli.
Poi Manuelito per vigliaccheria (o furbizia?) ha pensato bene di mandarli al tilt contro N.A.I.P. – quando i voti dei giudici sono in parità a eliminare il concorrente è il pubblico – e i tre ragazzi più bravi di questa edizione (ve lo abbiamo già ricordato che bomba sia il loro album What Are You Afraid Of?) si sono fermati. Nell’incredulità generale, la loro per prima. Questo, ma non solo, comprensibilmente ha ribaltato le gerarchie. Perché si sa che se due vanno al tilt, il terzo gode.
Casadilego 45%: pensateci, è la vincitrice perfetta. Anzi, forse siamo stati persino troppo tirchi con la percentuale. È la più amata dai giudici, già li immaginiamo tutti in piedi ad applaudirla dopo una sua versione imperdibile di Italia di Mino Reitano e Manuel commosso che le ricorda di non farsi snaturare e lei che alla Troisi risponde «sì, sì mò me lo segno». Scherzi a parte, ha il talento necessario a far felice il pubblico che ama i cantautori, il bel canto e la voglia e la capacità di mettersi alla prova, con la massa dello streaming che l’ha adottata e ne apprezza le qualità, le interpretazioni e anche i capelli alla Billie Eilish. In più ha 17 anni, è adorabile, come hanno detto a noi Laccio & Shake «un suo primo piano riempie il palco, non sembra mai vuoto quando c’è lei». Buca lo schermo insomma, con quel candore determinato. C’è da scommettere che se chiedessero agli altri concorrenti un vincitore, darebbero la stessa risposta. Ci siamo tenuti sotto il 50 perché con tutta la stima che abbiamo per Hell Raton (ed è tanta) il punto debole di domani per la ragazza rischia di essere proprio il duetto con lui su Stan, con Manuelito a fare Eminem e lei Dido. Casadilego is on fire.
Blind 25%: non strabuzzate gli occhi, prima di giovedì scorso la sua percentuale di vittoria era (almeno) al 60%. Ma è davvero difficile non tenere in considerazione quel sorprendente finale di puntata che lo ha visto arrivare al ballottaggio con Mydrama. Come se il pubblico illuminato dall’edizione più rock e underground della storia di X Factor avesse improvvisamente capito che l’autotune è come la marmitta modificata di un cinquantino: molto rumore per nulla. E così dopo aver fatto fuori il pop, ecco che pure la trap un tanto al chilo “se la semo tolta dai c……”. Ovvio, la mia è una speranza (anche che la trap torni ai suoi fasti senza compromessi e furbate), ma rimane il fatto che il ragazzo d’oro abbia mostrato un momento di debolezza laddove sembrava più forte, nel gradimento commerciale, nei click dello streaming, nei voti, in quel genere rifugio del mercato musicale attuale. Il duetto con Emma è interessante (La fine, con lei a fare Tiziano Ferro e lui Nesli, almeno speriamo) ma ha lo stesso difetto di tutta l’edizione di Blind: rimanere blindato nella sua comfort zone.
N.A.I.P 20%: se dovessimo scommettere sul secondo posto, lo daremmo all’80%. Come gli avrà spiegato Elio, in un festival come in un talent i geni irregolari come loro arrivano secondi, magari forzando il regolamento a favore dei vincitori. E se tutto va bene (o male?) abbiamo il forte sospetto che Casadilego sarà il suo Avion Travel. Di sicuro è quello che in finale può ribaltare tutto, vista la natura e la potenza a volte imprevedibile delle sue performance. Se se la gioca, il colpaccio potrebbe pure arrivare – il ballottaggio vinto contro i Melancholia ci dice che la fanbase del buon Michelangelo probabilmente è più nutrita di quanto sospettiamo –, ma i due favoriti sembrano troppo avanti nei numeri. Aspettiamo con ansia il duetto su Lollipop con Mika, magari riuscirà a farla diventare persino una bella canzone. Comunque uscite questo premio della critica, il Morgan d’oro, l’Asia d’Argento o l’Elio di bronzo e nessuno si farà male, promesso.
Little Pieces of Marmelade 10%: vorremmo tutti che vincessero. Sono simpatici, sono cazzuti, hanno fegato e voglia, fame di suonare. Ogni volta che mettono mano agli strumenti e bocca sul microfono lo fanno come se fosse l’ultima. Con musica e pubblico loro ci fanno l’amore. Ma è pur sempre X Factor e se da una parte non ce li vediamo Mika ed Emma Marrone a votare per loro, dall’altra anche il pubblico votante (molto conterà se finalmente quel tasto verde funzionerà a dovere) sembra volergli bene ma non appare disposto a farli vincere. Casadilego è un buon compromesso, loro sarebbero un ribaltamento di gusti e visioni. Potrebbero però in casa di uscita prematura di uno dei favoriti diventare il Leicester di questo talent. Con Manuel Agnelli a fare da Claudio Ranieri con i capelli lunghi. Ma alla fine chissenefrega della vittoria, hanno suonato con D’Erasmo, triettato con Ferrari e in finale faranno Veleno degli Afterhours con il re del mondo. Triplete. Ovviamente chi scrive tiferà per loro e N.A.I.P. (puntando 10 euro su entrambi). E non ha mai vinto una scommessa.