FOTO
«Non mi aspetto il successo. Mi preparo», diceva un po’ di anni fa Ryan Reynolds. Forse ci è voluto un pochino più del previsto, ma l’allenamento per la A-List è servito. Canadese, con un passato da 'sexiest man alive' per People (e un presente da 'sexiest dad') ma con una verve comica spiccatissima (sui social trolla spesso la moglie Blake Lively e amici come Hugh Jackman), per anni ha faticato a trovare il suo posto (leggi i film che ne dimostrassero il talento) a Hollywood e ha navigato fra molti generi. Poi è arrivato Deadpool, e il resto è storia. Dell’action comedy, di cui Ryan è diventato uno dei pesi massimi sulla piazza. Vedere Free Guy – Eroe per gioco (al cinema dall’11 agosto) per credere. Per l’occasione ecco i ruoli più iconici del nostro. Che non sono per forza i migliori.
Forse in molti non collegano subito il nome di Ryan alla commedia romantica, ma questo è senza se e senza ma uno dei suoi ruoli più belli: è perfetto nei panni di un padre quasi-divorziato, sia quando racconta storie della buonanotte alla figlia (Abigail Breslin) che quando corteggia Isla Fisher. Un classico del genere, intelligente e non troppo zuccheroso. Emoji occhi a cuore.
Altro giro, altra rom-com, in questo caso decisamente più stereotipata. Il materiale non sarà il massimo, ma la chimica frizzante tra Reynolds e Sandra Bullock salva il film. Apriamo una petizione per vederli di nuovo sullo schermo insieme.
Tour de force fisico e interpretativo per l'attore canadese, che è l'unica presenza in scena in questo thriller claustrofobico. A partire da una premessa originale, il film e Reynolds, aka un ostaggio sepolto vivo nel deserto, riescono a far immergere il pubblico nella sua paura e confusione. Sì, vi farà venire l'ansia.
Uno dei film di supereroi peggiori di sempre. Sarà che il regista Martin Campbell sembra il primo a essere perso, e di conseguenza lo stesso Reynolds ha avuto vita durissima a capire come approcciare il personaggio. Metteteci anche una CGI orribile e una palette verdastra che sbatterebbe chiunque, e il disastro è fatto. Perché è qui? Sul set Ryan ha incontrato Blake Lively, che un paio di anni dopo sarebbe diventata sua moglie. Nominateci una coppia hollywoodiana più 'giusta'. Stiamo aspettando.
Reynolds è sempre stato pazzescamente a suo agio nelle dark comedy. E questa di Marjane Satrapi ne è la prova prima dell'esplosione con Deadpool. Qui il nostro è uno psicopatico che non sa se dare retta al suo gatto parlante e diventare un assassino, o se ascoltare il suo cane e continuare a condurre una vita "normale". Inutile dire che Ryan ci va a nozze.
On the road sull'amicizia tossica tra due giocatori d'azzardo cronici: Ben Mendelsohn è quello spigoloso mentre Ryan, ovviamente, mister chiacchierone. Un dramma realista chiassoso ma centratissimo. E una delle migliori performance del nostro.
Al fianco del premio Oscar ( e 'Vacinada') Helen Mirren nei panni di una donna ebrea che vuole strappare l'iconico 'Ritratto di Adele Bloch-Bauer I' di Gustave Klimt dalle mani dei nazisti, Reynolds è l'avvocato che l'aiuta nell'impresa. Non è stato il film da premio che tutti si aspettavano, ma le performance sono ottime. Ryan in testa.
Non esiste Ryan Reynolds senza Deadpool e non esiste Deadpool senza Ryan Reynolds. Se con l'antieroe più scorretto di sempre l'attore infatti ha cercato (e trovato) il ruolo della vita, il bizzarro personaggio Marvel ha scovato l'interprete con il mix giustissimo di fascino e causticità, spavalderia e sarcasmo. Dateci ASAP il terzo film e nessuno su farà male.
Prendi Samuel L. Jackson e Ryan Reynolds e mettili insieme in uno scambio infinito di battute. Probabilmente non servirebbe nemmeno il film, che c'è ma non è certo memorabile. Eppure la stardom e i duetti esilaranti fanno guadagnare a questa commedia d'azione pure il sequel.
Ormai eroe titolare delle action comedy, Ryan è tornato con il film del regista di Stranger Things Shawn Levy, in cui interpreta un bancario che scopre di essere in realtà un personaggio secondario in un videogioco open world. E decide di diventarne il protagonista. Un po' Truman SHow, un po' Matrix e un po' Il giorno della marmotta. Al suo fianco ci sono Jodie Comer di Killing Eve e Taika Waititi nei panni del villain. Serve altro?
Chiunque abbia avuto l’idea di unire l’universo dei Pokémon con l’impertinenza e l’umorismo di Reynolds ha vinto. Ovviamente se siete fan di Pikachu & C. è roba per voi. E se siete fan di Ryan, che qui presta la voce proprio al Pokémon per eccellenza, pure.
Restiamo
in contatto
Ti promettiamo uno sguardo curioso e attento sul mondo della musica e dell'intrattenimento, incursioni di politica e attualità, sicuramente niente spam.