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5 serie sulla royal family da vedere ora che Meghan è tornata a corte (per poco)

Mentre la duchessa di Sussex sorride a favore di camera e poi torna in Canada, ecco cosa guardare se gli scandali e la dura vita da Windsor vi appassionano: dalle sitcom scatenate, con tanto di nomi veri e quasi-sosia, ai period piece

Foto: Karwai Tang/WireImage

Meghan è tornata trionfante in Inghilterra per gli ultimi impegni da royal, ma solo per ripartire non appena finito il circo: mentre lei sorrideva e sfoggiava outfit rossi e cappellini verdi uno più da urlo dell’altro, Harry sembrava triste e pensieroso. Senza contare Kate imbronciatissima, Camilla incazzata nera perché i Sussex le hanno rubato i suoi 10 minuti di celebrità semestrali, Carlo e William non pervenuti e la regina che prova a gestire la situazione con la solita eleganza e assertività. Ma la duchessa è proprio un osso duro. Vi sembra una serie, anzi, peggio, una soap? Ecco cinque titoli da vedere, se gli scandali e la dura vita da Windsor vi appassionano. Tutti ispirati a fatti reali, o quasi. Anche se la Megxit, forse, è sempre meglio.

The Royals

Un pastiche britannicissimo a metà tra dramedy e soap alla Dynasty sulla vita della famiglia più disfunzionale e in vista del Regno Unito, fuori e dentro dal palazzo. La regina (qui consorte) d’Inghilterra è mooolto più giovane (e rifatta), si chiama Helena ed è interpretata dall’ex di Hugh Grant, la ancora stratosferica (a 54 anni) Liz Hurley. Un po’ Diana (se fosse salita al trono con Carlo) e un po’ Crudelia De Mon. Da King Simon ha avuto tre figli: uno, Robert, è l’erede responsabile, mentre i gemelli Liam e Eleanor si godono la vita. Ah, la madre di Liz, la duchessa di Oxford, è la divina Joan Collins. Sono pazzi questi royal.

The Windsors

Camilla villain da cartone animato, pronta a tutto pur di diventare regina, e che rimane incinta a 68 anni. Il principe Harry che va a letto con Pippa Middleton, of course, mentre lei ci prova anche con William. Kate Middleton un po’ gitana, che addirittura in giro per il mondo si becca l’ebola. Eugenie e Beatrice che vogliono scappare in Siria e mettersi il burka. Una sitcom oltre i titoli di giornale e i gossip, oltre la satira e la parodia, semplicemente oltre, che usa l’ironia scatenata alla The Office per raccontare la monarchia inglese. I Windsor, punk edition. Peccato che non c’era ancora Meghan.

The Prince

Foto: courtesy of HBO Max

È ancora in lavorazione, visto che è stata annunciata solo un paio di mesi fa. Ma non vediamo l’ora di tuffarci nella comedy animata ispirata al profilo Instagram di Gary Janetti, il produttore dei Griffin. Il punto di vista è quello del principe George, che con le sue facce buffe da viziatissimo piccolo aristocratico ha conquistato Internet a suon di meme fin da subito. Harry avrà la voce di Orlando Bloom e William quella di Iwan Rheon, il sadico Ramsay Bolton di Game of Thrones. Sono felice di regalare agli spettatori un’altra serie su una famiglia che lotta spietatamente per il trono”, ha detto Janetti. E poi qui c’è pure la duchessa, finally.

The Crown

Qui le cose si fanno più serie, perché si parla di roba d’autore, con tanto di Emmy e Golden Globe vinti in quantità. Lilibet attraversa il Novecento (fra tè e drammoni famigliari) con il passo aggraziato, leggero ma fermo di una vera queen: sale al trono giovanissima con il volto Claire Foy, poi deve scendere a patti con la mezza età e la perdita della fiducia di una nazione starring Olivia Colman (ancora per una stagione) e, infine, incarnata da Imelda Staunton, dovrà vedersela con tutti gli scandali che la royal family non le ha mai, poco signorilmente, risparmiato. Carlo, Camilla, Diana. Va bene la storia, ma va bene pure un po’ di storico gossip.

The Royal House of Windsor

Se vi piace essere storicamente accurati anche nel vostro binge-watching, niente di meglio che il documentario-exposé sull’altra faccia (quella umana, per quanto possibile) della dinastia reale più celebre al mondo. 100 anni, quattro generazioni, una quantità di drammi e scandali senza precedenti visti da dietro le quinte, o quasi. E sì, ovviamente c’è anche l’affair Edoardo VIII- Wallis Simpson che, visto oggi, sembra un preludio alla Megxit. Un po’ lezioncina di storia, ma niente male.

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