Da Dakar a Roma
Senegalese oggi naturalizzata italiana, Lorena Cesarini è nata a Dakar 35 anni fa. Dopo la morte prematura del padre, si trasferisce in Italia, per la precisione a Roma, insieme alla madre Germaine, e prende poi il cognome dall’uomo che diventa il nuovo compagno della donna. Fare l’attrice è – ha sempre dichiarato – un sogno che ha fin da quando era bambina, ma, finito il liceo, decide di iscriversi all’università e si laurea in Storia contemporanea. Il suo primo lavoro è come archivista all’Archivio centrale di Stato. Finché…
La faccia giusta
“Mi hanno notata per strada, mi hanno fermata, e così è iniziato tutto”: quella che per molti è una leggenda, per Lorena è invece il vero inizio. «Sono la casting director di un film importante. Hai presente la Fandango?»: così racconta di essere stata “abbordata” mentre passeggiava per Roma. Il film era Arance & martello (2014), esordio alla regia di Diego Bianchi, più noto come Zoro. «Sapevo che sarebbe successo», avrebbe poi detto Cesarini a proposito di questo incipit di carriera così “neorealista”, «e lo sapevo fin da bambina, dal momento esatto in cui ho messo a fuoco il mio sogno e mi crucciavo». Provino (ovviamente) superato, e primo ruolo sul grande schermo: cioè quello di Virginia, uno dei volti di questa coralissima commedia sociale – presentata alla 71esima Mostra di Venezia – che mischia Alemanno, il PD, le rivolte dei commercianti, gli eterni fascismi di quartiere. Lorena viene notata, e seguono altri ruoli: da Il professor Cenerentolo di Leonardo Pieraccioni a una partecipazione alla serie I bastardi di Pizzofalcone, fino – più di recente – a È per il tuo bene di Rolando Ravello, dove interpreta la (contestatissima) fidanzata di Matilde Gioli. E poi…
La consacrazione con Suburra
La chance di farsi conoscere al grande pubblico arriva con Suburra – La serie, tra le prime produzioni originali Netflix Italia. Spin-off/prequel/reboot del successo cinematografico di Stefano Sollima del 2015 tratto dal romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, è una hit crime-pop non solo da noi. Cesarini spicca il volo nei panni di Isabel Mbamba, la prostituta in grado di sciogliere persino il cuore del durissimo Aureliano (Alessandro Borghi). È il suo “primo amore”, e anche quello che sarà rimpiantissimo dagli spettatori. Se ancora non lo sapete, non vi diciamo come va a finire la sua presenza nella serie: basti dire che quella di Lorena è una consacrazione decisamente epica.
Le passioni
Un fidanzato un po’ geloso – all’inizio della carriera «mi ha detto: “Lorena, se sono previste scene di nudo o di baci, niente film!”», ha raccontato lei a Vogue – e tante passioni: su tutte la Roma, di cui è una tifosa sfegatata («Francesco Totti è il mio capitano»). Ma anche il ballo e il surf: a Varazze ci sono buone onde, se interessa.
Cosa ha detto su Sanremo
«La telefonata di Amadeus è arrivata la mattina del 1° gennaio», ha raccontato a Tv Sorrisi e Canzoni. «Stavo ancora dormendo, avevo festeggiato il Capodanno con gli amici all’Argentario ed è stato il risveglio più bello che potessi desiderare! Esplodevo di gioia dentro di me, ma non potevo far trapelare nulla con gli altri». Poi è arrivata un po’ di strizza: «Ho paura di sbagliare, di deludere le aspettative di tutti, quelle di Amadeus in particolare». Ma avrà un portafortuna su cui contare: un sacchetto di raso cucito da mamma Germaine, «magari riesco anche a portarlo sul palco mettendolo in una tasca…».