Non c’è niente in tv che assomigli a Sciame La miniserie, creata da Donald Glover e Janine Nabers (già dietro Atlanta), è una sorta di ultraviolento sogno delirante e racconta la storia di una ragazza nera tormentata, Dre (Dominique Fishback, eccezionale), che idolatra Ni’Jah, la più grande pop star al mondo – o almeno quella con la fan base più militante, che si fa chiamare “lo sciame” e soffoca tutti i detrattori online con gli emoji delle api. Vi suona familiare? Sì, lo show è ispirato a Beyoncé e al suo Beyhive, ci sono pure una talentuosa sorella minore, i filmati di sicurezza di quest’ultima che in ascensore mena il compagno di Ni’Jah e un album in stile Black Is King con estetica afrofuturista.
Quando la sorella adottiva di Dre, Marissa (Chlöe Bailey, aka la Sirenetta del live action Disney, lei stessa protetta di Beyoncé) è vittima del fidanzato infedele (Damson Idris), Dre sbrocca in una spirale di follia omicida che la porta a togliere di mezzo chiunque infanghi il nome di Ni’Jah attraverso il Paese. Lungo la strada, incontra un bizzarro cast di personaggi interpretati da Rory Culkin, Byron Bowers, Kiersey Clemons e Paris Jackson (la figlia di Michael).
Una degli incontri che più apre gli occhi alla protagonista durante il suo viaggio è quello con Eva, una misteriosa giovane donna interpretata nientemeno che dalla superstar del pop Billie Eilish al suo debutto come attrice.
«È tutto merito di Carmen Cuba», spiega Nabers a Rolling Stone, accreditando la scoperta alla direttore del casting. «Stavamo cercando i volti giusti per l’episodio e ha suggerito Billie. Io le ho chiesto: “Ma recita?”. E lei ha risposto: “Sì”. E io: “Che cosa ha fatto'”. Replica: “Niente, finora”. Ma la cosa incredibile è che nello show ci sono molte persone poliedriche, piene di passioni diverse. Ci piacciono gli artisti eclettici».
Attenzione: da qui in poi ci sono spoiler…
Eilish compare nel quarto episodio di Sciame. Dopo che la protagonista ha morso Ni’Jah in un club (di nuovo, vi suona familiare?) in un momento alla Hannibal Lecter, la star arriva a Manchester, in Tennessee. Siamo nell’aprile del 2018 e Dre desidera disperatamente vedere il suo idolo al Bonnaroo, ma non ha un braccialetto per entrare al festival. Lo scontro con un poliziotto creepy la porta a cercare rifugio presso una congrega di donne-santone (per lo più bianche), il tipo che fa tutti i suoi acquisti su siti salutisti e ha comprato più di uno strambo prodotto targato Goop.
“Mi sento così attratta da te”, dice Eva a Dre.
La situazione diventa inquietante durante un’escursione all’alba, quando tutte le donne confidano a Dre che credono che Eva possieda magici poteri curativi, in grado di guarire qualsiasi cosa, dall’alcolismo alla balbuzie: la somiglianza con un altro leader di una setta reale, Keith Raniere, è impressionante (Le donne hanno anche delle iniziali incise sulle spalle, proprio come quelle della confraternita di culto sessuale di NXIVM).
Secondo la co-creatrice Janine Nabers, Raniere, che alla fine è stato arrrestato nel periodo in cui è ambientato l’episodio, è stato l’ispirazione per la Eva di Eilish.
«Se pensi al momento della storia dello show e al fatto che c’è un elemento di true crime in ogni episodio, quell’elemento nella quarta puntata è NXIVM», spiega Nabers. «Il culto esisteva a New York – ad Albany – ed era il periodo in cui si approfittavano di quelle ragazze. Parlo di questa mentalità da setta, in cui qualcuno può essere il tuo salvatore, e lo vedi riflesso nella musica. Abbiamo tolto il personaggio di Keith Raniere perché volevamo davvero concentrarci sulle donne».
Dopo l’escursione, Eva convoca Dre in una stanza separata con il pretesto di una seduta di auto-aiuto, solo per intrappolarla e farle deliberatamente del male in una sequenza simile al processing in The Master (e senza dubbio ispirata dall’auditing di Scientology).
“Schioccherò le dita e, quando lo farò, voglio che tu dica il tuo nome”, ordina Eva a Dre. “È quello che chiamiamo un ‘punto di radicamento’. E continueremo a costruirci sopra perché sia forte, come te”.
In poco tempo Dre non ha più il controllo. Perde la fiducia nelle donne, che le hanno confiscato il telefono e ripulito il sangue dal sedile posteriore dell’auto. E si vendica investendo Eva non una volta, ma due volte, con la sua auto.
Quando accenno alla scena, Fishback e Nabers scoppiano a ridere
«Quelli sono gli stuntmen! Io non ho nemmeno la patente!», esclama Fishback. «Ma Eva in fondo se l’è cercata, perché Dre stava cercando di andarsene. Voleva riavere il suo telefono. È entrata nella sua mente senza il suo permesso, ha ottenuto informazioni su sua sorella con la costrizione, e poi? È finita per te, Eva».
Sia Fishback che Nabers sono rimaste molto colpite dall’etica, dalla professionalità e dal talento di Eilish sul set, soprattutto visto che non aveva esperienza di recitazione sullo schermo.
«È davvero rispettosa del mestiere. Aveva tante idee, voleva parlarne, era pronta a provare», spiega Fishback. «Penso che sia meravigliosa. Sono ancora più fan di lei come persona dopo aver lavorato insieme sul set».
«Billie è arrivata, e la sua chimica con Dominique era fantastica», aggiunge Nabers. «Parlando di donne e violenza, questo show è molto potente per me, perché solitamente la prospettiva nella storia del cinema e della TV è maschile. Sovvertire questo punto di vista, e farlo con Billie, è stato grandioso».