‘Game of Thrones’, tutto quello che c’è da sapere per la stagione finale | Rolling Stone Italia
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‘Game of Thrones’, tutto quello che c’è da sapere per la stagione finale

Chi ha stretto alleanze, chi sta combattendo e dove sta andando quel drago di ghiaccio zombie? Il nostro Bignami per arrivare pronti

‘Game of Thrones’, tutto quello che c’è da sapere per la stagione finale

Lo giuro sugli antichi dei e nuovi dei: l’ultima volta che abbiamo messo piede a Westeros nell’agosto del 2017, Game of Thrones aveva appena terminato la sua stagione più ambiziosa ed epica. (Quattro parole: drago di ghiaccio zombie). Sappiamo che è una questione di logistica ed effetti visivi se ci è voluto un anno prima che la serie tornasse, ma siamo onesti: non sembrava che tutti avessero bisogno di una boccata d’aria?

Se ci portiamo dietro un insegnamento dalla settima stagione è questo: le casate divise non sopravvivono. Dopo sei anni in cui Stark, Lannister, Targaryen, Baratheon, Bolton, Frey, Greyjoy, Tyrell e Martell si sono distrutti a vicenda, è finalmente arrivato il momento in cui i nobili dei Sette Regni si sono uniti e si sono schierati contro l’apocalittico esercito di Estranei e di morti ambulanti.

Ci rendiamo conto che può essere difficile tenere traccia di tutti i filoni narrativi dello show, specialmente dopo sette stagioni piene di alleanze formate (e spezzate), moltissimi morti e vari personaggi spostati all’interno della scacchiera geografica della serie. Non preoccupatevi: il nostro Bignami di Game of Thrones vi preparerà, in modo che all’inizio della fine, il 14 aprile, saprete esattamente dove si trovano — o volano — tutti.

I buoni

Ci sono molte novità dalla parte dei buoni. Le forze del male possono aver riso per ultime (di nuovo, abbiamo a che fare con un drago zombie, che sputa un fuoco di ghiaccio blu!). Ma anche i nostri eroi sono stati molto impegnati a seppellire l’ascia di guerra, a lavorare insieme e a prepararsi per la guerra che verrà.

Iniziamo con Jon Snow, l’ex re del Nord. L’ex Lord Comandante dei Guardiani della notte è stato proclamato sovrano dai suoi seguaci — in particolare dal suo astuto consigliere Ser Davos Seaworth — dopo aver contribuito a sconfiggere le forze di Casa Bolton durante la Battaglia dei Bastardi nella sesta stagione. (Anche lui, naturalmente, è tornato dalla morte a un certo punto, cosa che non guasta).

Ma Jon non è un arrivista. Arrivato alla fortezza dell’isola di Roccia del Drago per fare un accordo con Daenerys Targaryen, ha volontariamente rinunciato alla sua corona e si è piegato a lei per ottenere il suo sostegno. E con esso i suoi draghi, le sue legioni di Dothraki e di Immacolati e il deposito di vetro di drago (la pietra vulcanica che può uccidere un Estraneo come kryptonite) sotto il suo castello. Alla fine ha conquistato persino il suo cuore.

Nel frattempo sono successe molte cose. In primo luogo Jon ha radunato una squadra di supporto esperta: Sandor “Il Mastino” Clegane, pentito dopo una vita di brutalità, Lord Beric Dondarrion e Thoros di Myr, l’inarrivabile leader della guerriglia della Fratellanza e il Sacerdote Rosso che lo resuscitò, Gendry, l’ultimo figlio bastardo sopravvissuto di re Robert Baratheon, Tormund Giantsbane, capo dei Bruti, e Jorah Mormont, il fedelissimo braccio destro di Dany. (È stato salvato da una letale infezione di morbo grigio dal futuro maestro/migliore amico di Jon Samwell Tarly… che, ricordiamolo, non sa che Daenerys ha bruciato a morte suo padre e suo fratello quando si sono rifiutati di arrendersi con l’esercito dei Lannister). Insieme questi uomini hanno tenuto a bada un esercito di zombie e ne hanno catturato uno da usare come prova della minaccia.

La battaglia al di là del Muro però non è stata priva di vittime. Thoros è morto, e i Magnifici Sette di Jon Snow sono diventati sei. Benjen Stark, lo zio non morto perduto di Jon, è morto (di nuovo) mentre difendeva suo nipote. E quando Daenerys è arrivata per un salvataggio in extremis con i suoi tre draghi, il Re della Notte ha abbattuto Viserion e lo ha fatto risorgere come la sua ultima arma zombie.

Ma i buoni hanno ottenuto ciò di cui avevano bisogno. L’Estraneo che hanno catturato ha dimostrato al mondo che l’esercito dei morti è reale. Dany e Jon hanno accettato di unire le forze, il che significa che il Nord ha ereditato una squadra di consiglieri: Tyrion Lannister, l’uomo più intelligente di Westeros, Varys, lo spiritoso eunuco maestro dallo spionaggio dal cuore d’oro, Missandei, la schiava liberata che è una delle più acute menti politiche di Dany, Verme Grigio, comandante degli Immacolati, e Melisandre, a.k.a la donna rossa, che si è diretta a est verso Essos in missione segreta.

Tornando a Grande Inverno, al comando c’è Sansa Stark, che governa in un singolare triumvirato con la sorella, l’assassina addestrata Arya, e il fratello veggente Bran, a.k.a il Corvo dai tre occhi. Il loro compito è quello di tenere insieme un gruppo controverso proveniente da tutto il regno, come la feroce Lyanna Mormont, portavoce dei Nordisti, la sovrana-ragazzina Alys Karstark e il piccolo Ned Umber. C’è anche Stuffy “Bronze” Yohn Royce, il rappresentante della Valle, e Brienne di Tarth, la pericolosa guerriera arrivata a Grande Inverno con il suo scudiero Podrick Payne.

Noterete che manca un nome nella lista: Petyr “Ditocorto” Baelish. Alla fine l’uomo con il sigillo del tordo ha esagerato, tentando di mettere le sorelle Stark l’una contro l’altra. Con l’aiuto della telepatia di Bran e della loro stessa intelligenza, Sansa e Arya hanno capito il suo schema e lo hanno ucciso per i suoi innumerevoli crimini.

Il loro fratellino, naturalmente, è stato impegnato a fare molto di più che ostacolare l’intrigo di palazzo. Con l’aiuto di Sam, il Corvo dai tre occhi ha scoperto che Jon non era affatto suo fratello. Piuttosto è il figlio legittima del principe caduto Rhaegar Targaryen e della sorella di Ned Stark, Lyanna, il che lo rende Aegon Targaryen, sesto del suo nome, bla bla bla. Per farla breve Daenerys, la donna di cui è innamorato, è sua zia… e lui ha più diritti di lei come erede legittimo del Trono di Spade e sovrano di Westeros. Sì, è complicato!

I cattivi

Ricordate la sequenza finale della scorsa stagione? La parte in cui il drago zombie del Re della Notte distrugge il Muro, e il suo intero esercito di morti, che si estende a perdita d’occhio, marcia attraverso le rovine con la sola idea di porre fine all’umanità una volta per tutte? Niente mostra le cattive acque in cui i nostri amici (e i loro nemici) si trovano meglio di quella scena.

Non ci sono molti lati positivi in quella tempesta di ghiaccio, appena qualcuno. Innanzitutto il Re della Notte e le sue forze non hanno colpito il punto centrale del Muro — in particolare Castello Nero — come i Bruti hanno cercato di fare qualche stagione fa. Piuttosto hanno creato una breccia fino a un lato del continente, al forte noto come Forte Orientale. Questo dovrebbe dare a Grande Inverno tempo per prepararsi.

Ma non è di buon auspicio per Tormund Giantsbane e Beric Dondarrion, il capo dei Bruti e il guerriero più volte resuscitato dal Dio Rosso, che stavano presidiando il forte nel momento in cui è caduto. E le circostanze non sembrano buone nemmeno per gli altri membri dei Guardiani della Notte, guidati dal Lord Comandante Edd “l’Addolorato” Tollett a Castello Nero, che ora si trovano dietro l’invasione che dovevano fermare. Ma non abbiamo visto nessuno di questi ragazzi finire bruciato, mangiato, congelato, trasformato in zombie o ucciso. Nessuna notizia equivale a buone notizie in questo show!

Gli stronzi

No, non stiamo parlando male dell’aspetto di Cersei Lannister, Prima del suo nome, Signora dei Sette Regni, Regina degli Andali e dei Rhoynar e dei Primi Uomini e Protettrice del regno. Ha ancora uomini in giro per il mondo che si imbarcano in epiche battaglie navali e reclutano interi eserciti solo per avere la possibilità di riscaldare il suo letto. Diciamo semplicemente che è meno bella dentro. E, a questo punto, anche lei potrebbe essere d’accordo.

Per un momento, sembrava che le cose stessero andando bene per la leonessa. Durante un vertice senza precedenti con i suoi nemici — tra cui Dany, Jon e il suo odiato fratello Tyrion — è stata messa la corrente della minaccia zombie con una prove incontrovertibile, un famelico berserker non morto. Dopo anni ad aver rifiutato il minimo compromesso, a meno che non avesse la proverbiale spada di Damocle sulla sua testa, ha accettato di radunare le forze dei Lannister che sono sopravvissuto all’attacco del drago e i Dothraki di Dany e inviarle a nord per aiutare l’umanità nel momento del bisogno.

Come si dice “LOL” in valyriano?

Dall’inizio alla fine, la partecipazione di Cersei al summit è stato uno stratagemma. Avete presente quando il suo ammiraglio, lo spavaldo Euron Greyjoy, promette di navigare il più lontano possibile dai non morti? In realtà stava partendo per una missione segreta con lo scopo di reclutare un formidabile esercito mercenario noto come la Compagnia Dorata per conto della sua aspirante regina. E quando Cersei ha cambiato idea dopo un cuore a cuore con suo fratello? Lo ha fatto per dare ai suoi nemici in un falso senso di sicurezza. Non ha nessuno intenzione di inviare l’esercito per dare il suo contributo alla causa. Piuttosto vuole aspettare che i draghi, i morti e tutti i suoi rivali umani si distruggano l’un l’altro, lasciandola a raccogliere i pezzi.

Possiamo pensare a qualcuno che avrebbero potuto prevedere queste cose. Ellaria Sand, ad esempio, è legata in una cella e lasciata a guardare la figlia morire davanti ai suoi occhi come ricompensa per aver avvelenato la principessa Myrcella Lannister qualche anno fa. Yara Greyjoy, legittima Regina delle Isole di Ferro, è tenuta prigioniera dal suo folle zio Euron. La sua unica speranza era un’ultima missione di salvataggio da parte di suo fratello Theon … che è fuggito per paura di subire lo stesso destino.

E perfino Cersei ha i suoi fedelissimi. Qyburn, suo braccio destro e maestro nelle arti oscure, Ser Gregor Clegane, il mostro alla Frankenstein che il vecchio scienziato pazzo ha riportato in vita, e forse, ma solo forse, Bronn, il mercenario che va sempre dove ci sono i soldi… anche se questo significa tagliare i rapporti con gli altri fratelli Lannister.

Il che ci porta all’unica vera grande defezione dalla parte di Cersei: Jaime Lannister. Suo fratello, amante, leale protettore e padre del bambino che aspetta era, completamente disgustato dal suo piano di tradire tutta l’umanità. Così ha rotto con lei per sempre e ha iniziato a cavalcare verso nord per dare una mano (che è una mano singolare, ovviamente) agli sforzi di difesa. Ma per quanto nobili possano essere le sue intenzioni, verrà ricevuto in una corte governata anche da Bran — il bambino ormai cresciuto che lo Sterminatore di re ha spinto giù dalle mura nella prima puntata, dando inizio a tutto questo casino. Ed è una reunion che rischia di essere fredda anche per gli standard di una casata il cui motto è “L’inverno sta arrivando”.

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