Guida astrologica per cuori infranti è esattamente come l’oroscopo: ti frega. Più ripeti a te stesso «non mi interessa, non mi interessa, ho detto che non-mi-interessa!», e maggiore è l’impulso irrefrenabile a dare una sbirciatina, anche solo veloce. E alla fine lo fai. E poi non molli più. Anzi, ci credi pure. Non importa quanto la previsione sia vaga o frivola o scontata, come gli evergreen «fortunato in amore» o «giornata difficile»: mentre leggi, nella tua testa scatta qualcosa e inizi a convincerti che ‘sta faccenda delle stelle che influenzano la vita non è proprio campata per aria. Ecco, più o meno è andata così anche all’abbonato medio di Netflix che, di fronte alla coloratissima locandina viola della serie, ha premuto il tasto play accompagnato da una veloce alzata di spalle. «Guardo giusto il primo episodio», si è ripetuto. Come no…
La parabola di Guida astrologica per cuori infranti ha infatti un ben preciso decorso: se sei maschio etero – di qualunque età, classe sociale, etnia e Paese – spegni a metà del primo episodio, e per compensazione ti riguardi quegli svalvolati di Squid Game che giocano ad ammazzarsi tra loro. Se invece sei donna, magari over 30, allora è la fine: vai fino in fondo, binge-watchandoti tutte e sei le puntate. Anche se la serie non è certo Jane Austen. Il fatto è che Guida astrologica per cuori infranti avrà anche un titolo tremendamente lungo, ma è concepita in modo chirurgico per diventare il guilty pleasure ideale. Non a caso il titolo è subito entrato nella Top 10 delle serie più viste in Italia su Netflix: un bel risultato se si pensa ai passati flop tricolori, come Luna nera, Curon, ZERO o il più recente Luna Park. Già confermata anche la seconda stagione: stando agli astri, la congiuntura favorevole per vederla sarà la prima metà del 2022.
Ma cerchiamo di capire come, quando e perché questa storia, di per sé frivola frivola, diventa una droga nel giro di due puntate. La trama è quasi da fiction Rai: abbiamo la solita protagonista trentenne, caruccia, in carriera e single (ovviamente per scelta altrui). Si chiama Alice e lavora in una tv privata di Torino, nel team della produzione, insieme al suo grande amore di sempre: un uomo che di avvenente ha ben poco e, a occhio, la sfrutta pure parecchio. Quando inizia la storia, lui le confessa di voler chiedere la mano… alla sua collega. Che è pure incinta. Insomma, un macello dal punto di vista sentimentale. A ribaltare la situazione arrivano però due aitanti new entry: il simpaticissimo e biondo ossigenato Tio, che si intende di astri, e il tenebroso nuovo capo Davide Sardi. E qui arrivano i due elementi di novità.
Il primo (occhio allo spoiler) è che per una santissima volta ci risparmiano il classico triangolo sentimentale: Alice non sarà indecisa tra il fluido Tio e il virile Davide (di più però non sveliamo). E, sì, questa è una grande svolta perché da anni non si vedeva in tv un’amicizia tra uomo e donna schietta e genuina, senza complicazioni o “benefici”. Proprio su questa originale complicità, si innesta l’altro elemento di forza: l’astrologia. Ma non quella alla sole, cuore, amore che siamo abituati a leggere sulle riviste, nata per alimentare le nostre false speranze e, possibilmente, pure l’amor proprio. Nossignori. Quella di Tio è purissima e raffinatissima astrologia cinica: scrutando stelle, ascendenti e pianeti, il nostro ti dice esattamente con chi non dovresti mai avere a che fare, soprattutto a letto.
Tra l’altro ci va persino giù pesante. Del Toro, per esempio, dice: «Se avete avuto un incidente devastante che vi impedisce di muovervi o di pensare, parlare o anche solo decidere se sia meglio respirare con la bocca o con il naso, ecco, in questo caso – e solo in questo caso – il Toro è l’uomo che fa per voi. Il Toro parla, il Toro decide, senza lasciarsi minimamente scoraggiare dal fatto che siete lì a chiedergli voce in capitolo sulla vostra vita. D’altra parte, indovinate un po’ di che segno era Hitler?». Sulla Vergine, avverte: «Se siete innamorati di un uomo della Vergine è possibile che abbiate seri problemi psicologici. Ah, no? Avete mai visto Psycho? O letto uno di quei romanzi dove viene fuori che l’assassinio è un tipo abitudinario, apparentemente mite ed equilibrato, ossessionato dai dettagli e che trae infinito piacere dal ripetere lo stesso lavoro giorno dopo giorno, ora dopo ora? Ah… ora sì che vi ricorda qualcuno!». Esilarante, ne converrete.
L’eloquio è quello della scrittrice Silvia Zucca, al cui omonimo libro (Nord Edizioni) la serie tv si ispira, ma a metterci la faccia e la voce giuste è l’azzeccatissimo interprete Lorenzo Adorni, che abbiamo intravisto in Leonardo (era Francesco Giocondo), Bella da morire e Maschile singolare. Il connubio Zucca/Adorni è a dir poco riuscito e non stupisce che, ascoltando Tio, ad Alice venga in mente di costruirci un programma sopra: la nostra proporrà al suo capo un dating show dove a formare le coppie saranno le stelle. A proposito del cast, Adorni non è l’unica scelta giusta: Claudia Gusmano (Erika nella serie tv L’allieva) riesce a essere una New Girl in salsa italiana, ovvero emancipata come Jessica Day ma decisamente più simpatica, mentre Davide Sardi ha il volto di Michele Rosiello (La compagnia del cigno, Mina Settembre). Con lui, la divisione del trucco e parrucco ha fatto faville: date subito un Oscar a chi lo ha pettinato così bene perché, ogni volta che si sfila il casco, i ricci ribelli trasudano ormoni allo stato puro.
Ovviamente non tutto della serie funziona. Per esempio, il personaggio di Emanuela Grimalda, che interpreta la conduttrice di punta Marlin, è al limite della macchietta, manco fossimo tornati ai tempi di Un medico in famiglia. A sua volta la protagonista Alice passa dal non battere chiodo a conquistare manzi a ogni angolo, come se la tv dove lavorasse fosse lo studio di Mister Italia. Le svolte narrative sono spesso telefonate, tutto è all’insegna della leggerezza più evanescente ma non importa perché, per l’appunto, è come l’oroscopo: ci credi comunque, qualsiasi cosa ti dicano, e vai fino in fondo. Schiantandoti contro l’ultima puntata. Già, perché il finale di Guida astrologica per cuori infranti grida vendetta al cielo. Senza svelare nulla, ci limitiamo a notare che un conto è incuriosire il telespettatore con un cliffhanger, un altro è tradire il carattere di un personaggio facendogli fare quello che non dovrebbe/potrebbe fare.
D’altronde, però, questa non è la solita commedia romantica Rai: ci assomiglia da morire, ne avrebbe tutti i sacri crismi, ma di fatto è più cinica. Si fa beffe delle stelle, e pure di chi ci crede. Forse, in fondo, è il finale che ci meritiamo: un durissimo bagno di realtà. Vedremo come andrà avanti: all’appello mancano ancora sei segni, uno per altrettante nuove puntate. Poi, tanto, qualsiasi cosa faranno, noi ‘sta Guida la guarderemo comunque.