The Witcher
2019-
Magia, creature mutanti, regni in conflitto, intrighi politici, sesso, violenza, dimensioni parallele, spiriti, amuleti, pozioni. Insomma: di tutto, di più. La serie è tratta dai romanzi cult dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski, che sono diventati un franchise di videogiochi ancora più popolare. Starring il nerdissimo ex Superman Henry Cavill (che dalla quarta stagione cede il passo a Liam Hewsworth) nei panni del potente cacciatore di mostri soprannaturale del titolo, che fa da padre adottivo a una principessa adolescente fuggita dal suo regno distrutto. Un po’ wannabe il nuovo Game of Thrones, The Witcher cammina invece sulla sottilissima linea che divide il naïf dal trash, ma ha un suo fascino, è super memabile e avvincente.
Tenebre e Ossa
2021-2023
Basata sul cosiddetto “Grishaverse”, e cioè l’opera dell’autrice fantasy statunitense di origini israeliane Leigh Bardugo. A firmare l’adattamento è Eric Heisserer, nominato agli Oscar nel 2016 per la sceneggiatura di Arrival, diretto da Denis Villeneuve. In un mondo perennemente in guerra, un’orfana che scopre di avere un potere straordinario, ma sul suo Paese incombe un’oscurità apparentemente infinita chiamata Ombra. Il mood generale è quello di un fantasy atipico che, grazie a una grande cura dei dettagli, riesci a farsi experience.
The Sandman
2022-
Per anni si è cercato di portare sullo schermo la serie a fumetti cult di Neil Gaiman e questa serie ci è riuscita guardando a un pubblico ampio (quello di Netflix) ma senza smarrire l’identità dell’originale. I lettori di The Sandman conoscono bene la storia: Morpheus (perfetto Tom Sturridge) viene evocato e imprigionato da un negromante e, una volta riuscito a liberarsi, scopre che per poter ricostruire il suo regno deve andare alla ricerca dei suoi oggetti perduti. L’adattamento è pensato per tutti: chi aspettava da anni una trasposizione e chi sa poco e niente di Gaiman & C. C’è però il fascino visivo che è sempre stato parte integrante del fumetto. E un episodio (quello della tavola calda) che sembra un piccolo film.
Lucifer
2016-2021
Ufficialmente resta un spin-off delle avventure del personaggio ideato proprio da Neil Gaiman in Sandman, ma è diventato un piccolo cult, un guilty pleasure a sé. Lucifer è un “altro” procedurale, sì, ma con una premessa-bomba: il diavolo con daddy issues che si prende una pausa dai suoi doveri infernali e, mentre è in vacanza sulla Terra, aiuta una detective a risolvere omicidi. E un protagonista fighissimo e gigionissimo: l’attore scozzese Tom Ellis. Con il passare delle stagioni poi la serie è diventata un’irresistibile saga/soap familiare, in cui il suo lead e l’autoironia sono tutto.
The Umbrella Academy
2019-
Sono in sette, nati inspiegabilmente in tutto il mondo da donne che non mostravano alcun segno di gravidanza il giorno prima e sono stati adottati da un estroso miliardario, identificati con dei numeri e preparati a salvare il mondo. I protagonisti di The Umbrella Academy sono i supereroi più disfunzionali della serialità. Perché, tra apocalissi sventate per un soffio e viaggi spaziotemporali, è di famiglia che parla lo show tratto dalla graphic novel di Gerard Way dei My Chemical Romance e Gabriel Bá. E riesce sempre ad alleggerire il tono senza perdere il suo nucleo emotivo, tra musiche pazzesche e una scrittura meravigliosamente eccentrica. Menzione speciale per Robert Sheenan e Aidan Gallagher.
Mercoledì
2022-
Date degli outsider a Tim Burton e lui solleverà il mondo. In Mercoledì è tutto giusto, tutto talmente burtoniano da essere burtonianamente scontato (pardon): non solo l’outcast, ma l’outcast che resta outcast pure nella scuola per outcast (ri-pardon). Sì, perché la propensione di Miss Addams a sbeffeggiare l’autorità e a cercare il morboso è sgradita anche alla Nevermore Acadeny, una scuola per incompresi dove convivono adolescenti lupi mannari, vampiri e sirene, come fossero “normalissimi” liceali in un incrocio tra Harry Potter, Le terrificanti avventure di Sabrina e Gossip Girl. E Tim e soci sapevano bene che la scelta e il lavoro con la protagonista avrebbero “fatto” la serie. Così è stato, ed è nata una stella: Jenna Ortega.
One Piece
2023-
L’adattamento del celeberrimo manga di Eiichirō Oda su Monkey D. Rufy, un implacabile ottimista convinto di essere destinato a diventare “re dei pirati”, è per molti versi incredibilmente fedele alle prime parti dell’anime, ha la giusta energia (anche nella costruzione di un intero universo) e un’azione molto ben coreografata, girata e montata. Ci sono mostri marini giganti, lumache che funzionano come telefoni e altre dettagli altrettanto bizzarri. Divertente e stravagante, la serie ha un tono malizioso che intelligentemente riconosce pure quanto tutto questo debba sembrare strano (e Rufy ridicolo) alle persone che non ne hanno mai frequentato il mondo.
Sweet Tooth
2021-
Sweet Tooth sembra un titolo strano per un dramma post-apocalittico, ma diventa immediatamente comprensibile una volta conosciuto il suo protagonista. Una pandemia nota come il Grande Crollo ha quasi sterminato la razza umana e ha portato alla nascita di bambini ibridi, in parte umani e in parte animali. Gus ha le orecchie e le corna di un cervo (e alcuni sensi potenziati), ma per il resto è un ragazzino chiassoso e amichevole che finora il padre è riuscito a proteggere da quel mondo da incubo, instillando in lui uno spirito curioso e compassionevole. Finché un incontro non sconvolgerà tutto. Tratto dal fumetto Vertigo/DC Comics di Jeff Lemire, lo show è prodotto da Robert Downey Jr. e dalla moglie Susan.