Nella scena di apertura di With Love, Meghan – il nuovo show di cucina e lifestyle di Netflix con protagonista Meghan, la duchessa di Sussex – siamo accolti dalla donna stessa, che indossa un top bianco da apicoltore e un cappuccio mentre raccoglie il miele nel giardino della sua casa di Montecito, in California. O meglio, mentre osserva la raccolta del miele, effettuata dal suo apicoltore. A quanto pare, nonostante Meghan e il marito, il principe Harry, abbiano avuto le api per qualche tempo, lei non si è mai sentita del tutto a suo agio nell’affrontarle da sola. Verso la fine della scena, si gira verso la telecamera e sussurra a mezza voce: “È un promemoria per fare qualcosa che ti spaventa”.
Forse è anche un promemoria del fatto che, quando si fa qualcosa che spaventa, è una buona idea farsi aiutare.
La serie di otto puntate – girata non a casa di Meghan ma, come lei stessa ammette, in una casa in affitto nelle vicinanze che emana un’atmosfera impersonale da Airbnb – potrebbe anche essere stata progettata per scatenare i critici di Meghan che, come uno sciame di api arrabbiate, ronzano in sottofondo a tutto ciò che fa. Ma dal punto di vista del branding, lo show ha un potenziale evidente. In teoria, dovrebbe permettere a Meghan di uscire dal circolo vizioso che vede la coppia in conflitto con la famiglia reale, dandole anche la possibilità di ritagliarsi un proprio personaggio pubblico (Harry viene citato spesso nel corso del programma, ma compare solo di sfuggita nel finale). È un tentativo sincero di rivisitare le passioni della vita pre-nobiliare della duchessa, quando gestiva un sito web di lifestyle chiamato The Tig mentre recitava nel frenetico legal drama Suits.
With Love, Meghan è stata rapidamente rinnovata per una seconda stagione, ma, come per la maggior parte delle imprese post-regali di Meghan, è difficile sfuggire alle contraddizioni al centro del suo ultimo rebrand. Parla spesso di come le cose non debbano essere perfette, pur sforzandosi di renderle tali. Tradisce un’ovvia preoccupazione per il modo in cui viene percepita e un’apparente mancanza di consapevolezza di sé. Tutto ciò rende il suo messaggio principale decisamente poco chiaro.
In mezzo al costante dibattito pubblico su chi sia la “vera” Meghan, With Love, Meghan ci dice qualcosa di innegabile: ama cucinare e non solo è molto brava, ma ha anche una genuina passione per l’intrattenimento. Gli episodi danno la netta impressione che molte delle cose ridicole che fa non siano solo per lo show. Meghan è una persona che mette davvero dei fiori commestibili all’interno dei cubetti di ghiaccio. Raccoglie davvero le bacche dalle viti della sua proprietà da 14 milioni di dollari e le trasforma in conserve fatte in casa che spedisce ad altre celebrità. E davvero assembla a mano sacchetti regalo biologici pieni di semi ed erbe per le feste di compleanno dei bambini.
Sì, la duchessa di Sussex è una ragazza di questo tipo: una persona attenta ai dettagli, che probabilmente ha vissuto la sua vita come una che non si accontenta mai, come la protagonista di Una mamma per amica Rory Gilmore o l’autodefinitasi “bambina precoce” Taylor Swift. È più Marnie Michaels (il personaggio di Allison Williams in Girls di Lena Dunham, ndt) che Meghan Markle. A un certo punto, mentre scrive con cura a mano il menu di un brunch con caratteri ordinati e abbelliti da occhielli di buon gusto, ricorda di aver preso un 10 e lode a lezione di calligrafia. “Accetterò un meno per un po’ di personalità”, dice, anche se le sembra di ricordare ancora il nome di quell’insegnante e il luogo in cui vive.
Questo è il primo problema in cui si imbatte la serie: invece di lasciar sventolare la sua bandiera di maniaca del controllo, Meghan si prodiga costantemente nel sottolineare le gioie di abbracciare i propri presunti difetti. Nel primo episodio, riceve la visita di Daniel, il suo ex truccatore e amico che, a sorpresa, è stato anche beauty editor di The Tig. Al suo arrivo, gli prepara un bellissimo tagliere di crudité pieno di verdure disposte ad arte che sembra uscito da una rivista. “È imperfetto, ma non deve essere perfetto”, gli dice, prima che lui risponda con quello che stiamo pensando tutti: “Sembra… piuttosto perfetto”.
Poi Meghan sottopone Daniel a un corso di addestramento domestico. Per prima cosa, lo mette al lavoro per aiutarla a preparare gli spaghetti in una sola pentola, servendogli poi circa la quantità che mangerei io per controllare se la pasta è pronta. Poi preparano insieme delle candele con la cera del suo allevamento di api (lei dice che è la prima volta che si cimenta nella preparazione di candele, ma io non ci credo, mi spiace). Infine, decorano una torta utilizzando alcune delle sue conserve di lamponi fatte in casa. “Non deve essere perfetta”, insiste ancora una volta, mentre decora minuziosamente la parte superiore della torta con lamponi freschi e piccole foglie di limone posizionate in modo precisissimo. Continua a riferirsi alla sua creazione come alla “torta che è bella dentro” (che sembra essere una profonda metafora) quando all’esterno sembra un’opera d’arte.
In un altro episodio, mentre prepara delle crêpes per un gruppo di amici, dichiara ancora una volta: “Non siamo alla ricerca della perfezione, siamo alla ricerca della gioia”. Sembra un rimprovero ideologico a una persona come Martha Stewart, una magnate che ha raggiunto la fama puntando con orgoglio ai massimi standard possibili. Ma, a prescindere da ciò che Meghan dice, è chiaro che è una perfezionista. Ciò che potrebbe renderla più simpatica ai fan sarebbe ammettere che, sebbene lei possa essere quella persona, non devono esserlo loro, per incorporare alcune delle sue pratiche nella loro vita. Invece, ci rimane l’immagine di una persona così attenta ai dettagli da aver comprato un elegante contenitore per il compostaggio in rame per farlo apparire “bello” sul suo piano di lavoro in marmo, dicendoci costantemente, allo stesso tempo, che è super semplice.
Come sa chiunque abbia mai incontrato un perfezionista, questi tratti sono spesso legati al bisogno di controllo. With Love, Meghan è prodotto dalla società di produzione dei Sussex, la Archewell Productions, ed è chiaro che Meghan è molto selettiva su ciò che condivide qui e su ciò che ci è permesso di vedere. Non c’è alcun riferimento alla sua vita reale o ai problemi dei Sussex con entrambi i lati della famiglia – l’unico momento in cui ci si avvicina un po’ è quando Meghan descrive Daniel come presente nella sua vita “prima, durante e dopo, diciamo”.
Il suo bisogno di controllo è tale che Meghan a volte non sembra a suo agio quando i suoi ospiti si uniscono a lei in cucina (a un certo punto, Daniel va fuori copione e assaggia sfacciatamente un cucchiaio della sua conserva di lamponi fatta in casa dal barattolo, suscitando un’espressione sofferta da parte sua). Al contrario, è molto più a suo agio – simpatica, rilassata e genuina – quando alcuni dei suoi idoli, tra cui gli chef Roy Choi e Alice Waters, vengono a insegnarle le loro tecniche. In questo caso, è evidente che ammira il loro lavoro e che vuole fare domande ponderate. Sembra molto più a suo agio in questo ruolo di supporto – come studentessa entusiasta e dotata – al punto che è un peccato che questo non sia il formato di ogni episodio. In realtà, le si addice molto di più quando è qualcun altro a comandare.
Spesso si ha l’impressione che gli ospiti di Meghan abbiano un’idea migliore di ciò che il pubblico vuole vedere. Certo, si tratta di cibo e delle fantasie della duchessa di Montecito, ma si tratta anche di intrattenimento. Mindy Kaling capisce che molti fan sono affascinati dall’idea di scoprire nuovi dettagli sulla vita di Meghan e riesce a estrarre da lei informazioni succose, come il fatto che mangiava Taco Bell e pizza con salsa piccante. “Non credo che nessuno al mondo sappia che Meghan Markle ha mangiato Jack in the Box e lo adora”, dice Kaling. Ma invece di lasciarsi andare alla battuta del momento, la duchessa la corregge. “È buffo che continuiate a dire Meghan Markle. Sapete che ora sono Sussex?”, dice, prima di lanciarsi in un sermone su quanto sia stato “significativo” cambiare il suo cognome.
Questo momento si distingue non solo perché è imbarazzante – Kaling sta solo cercando di scherzare e, siamo onesti, tutti la conoscono come “Meghan Markle” – ma perché dimostra come Meghan non riesca a liberarsi. Non solo rinominando continuamente i suoi marchi (American Riviera Orchard è stato recentemente trasformato in As Ever a causa di una disputa sul marchio), ma anche ribattezzando rapidamente sé stessa, passando da attrice ad attivista a royal e, ora, spera, a lifestyle guru. Non è raro che le celebrità si reinventino, ma la sua identità può essere difficile da accertare quando, come duchessa di Sussex, organizza i suoi tour reali in Colombia, mentre “Meghan Sussex” ci vende la fantasia di una casa lucida e incontaminata in uno show televisivo. E a ogni cambio di rotta, sembra che siamo noi a essere rimproverati se non le andiamo incontro esattamente dove si trova.
L’incapacità di Meghan di ridere di sé stessa – o anche solo di fare un cenno ammiccante a come si presenta, come fanno spesso Gwyneth Paltrow o Nigella Lawson – dimostra che il suo problema non è l’ambizione di diventare una magnate del lifestyle, ma piuttosto il modo in cui lo sta facendo. Ci sono problemi fondamentali di esecuzione. Perché, invece di una selezione di prodotti un po’ casuali (come il preparato per crêpes già pronto), non ha un libro di cucina che accompagna questo show? Molto più problematica, però, è la sua narrazione confusa. A un certo punto, osservando uno dei suoi lussureggianti piatti di verdura verde, dice: “Non è profondo, ma è riflessivo”. È un’altra frase pronta per Instagram che suona bene ma sembra contraddire il suo stesso messaggio. Fino a questo punto, avevo l’impressione che volesse farci credere che c’è qualcosa di profondo e significativo nell’“elevare” (parola che usa costantemente) le esperienze quotidiane. Eppure, ancora una volta, la sensazione di volere il meglio dei due mondi la segue ovunque.
E al centro di queste contraddizioni c’è la costante tensione sul fatto che Meghan voglia davvero diventare reale o meno. Nella docuserie di Netflix Meghan & Harry, derideva lo sfarzo dell’inchino alla defunta regina Elisabetta II, ma apparentemente non ha problemi con le persone che si inchinano di fronte a lei, come a volte fanno quando incontra il pubblico. Nei titoli di coda del suo show, usa il suo titolo reale – Meghan, duchessa di Sussex – che è anche il modo in cui si descrive su Instagram. Ma nel titolo dello show è solo “Meghan”. Rinominarsi “Meghan Sussex” sembra un modo per unire queste diverse versioni. Forse è così difficile capire chi sia davvero, o chi voglia essere, perché non l’ha ancora deciso da sola. Se così fosse, sarebbe meglio che si presentasse come una persona la cui identità è in evoluzione, una persona che, dopo un periodo difficile della sua vita, ha riscoperto il suo talento per l’intrattenimento. La vita non è sempre perfetta, ma la vostra tavola di crudité può esserlo.