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Nostalgia di ‘Yellowstone’? Provate ‘Landman’

La nuova serie di Taylor Sheridan ci porta ancora nel West (ma va'?) ma ai giorni nostri. Abbiamo fatto due chiacchiere con i protagonisti: Billy Bob Thornton e Jon Hamm

Foto: Paramount+

Taylor did it again, e no, questa volta non parliamo di Taylor Swift (incredibile). Il Taylor in questione è Sheridan, sceneggiatore e produttore dal cappello a tesa larga dietro al successo di Yellowstone e dei suoi spin-off, ma anche di film come Sicario e Soldado. L’uomo che ha reso il western cool again, potremmo dire.

L’ha fatto di nuovo perché da oggi è disponibile su Paramount+ la sua nuova serie, Landman, con protagonista il premio Oscar Billy Bob Thornton. Siamo in Texas (dove, sennò?), nelle oil city, le città costruite intorno alle industrie petrolifere e dove migliaia di persone si sono spostate per lavorare. La serie arriva da Boomtown, podcast di successo composto da 11 puntate che raccontano storie di manovali e miliardari che alimentano l’industria petrolifera e in generale un fenomeno che modifica il clima, l’economia e la geopolitica.

Per l’uscita di Landman voliamo a Londra, dove il cast ha incontrato i giornalisti. Oltre a Thornton, nella serie ci sono Jon Hamm, Ali Larter, Michelle Randolph, Jacob Lofland, Kayla Wallace, James Jordan, Mark Collie, Paulina Chávez e pure Demi Moore, che mette da parte il siringone di The Substance (o forse lo riempie di petrolio) per diventare la moglie del capo.

«È una storia che si svolge in una parte molto specifica del mondo, in un settore molto specifico. Ma la specificità della trama è controbilanciata da quelli che sono temi universali, che sono poi quelli che caratterizzano il lavoro di Taylor in generale», ci dice Jon Hamm in completo gessato. «In Landman si parla di famiglia, di lavoro, di relazioni. Taylor ha preso tutti questi temi e li ha inseriti in uno scenario sexy, drammatico, pericoloso». Il suo personaggio è quello del Boss, quello che ti chiama quando le cose non vanno bene o che viene chiamato per primo se capita qualcosa.

Alle sue dipendenze c’è il personaggio di Thornton, che è anche il suo opposto: «Il mio personaggio è il padrone di tutto, è un tipo che lavora principalmente con le mani e che mette a posto le cose». Due ruoli che entrambi gli attori hanno accettato perché grandi fan degli scenari del West: «C’è stato un momento in cui Billy Bob e io stavamo parlando del Gigante, che entrambi amiamo e che, non a caso, è ambientato nel Texas occidentale, nel mondo del petrolio e del gas, delle ricerche selvagge e di tutto il resto», confessa Hamm. «Billy Bob mi ha detto: “Tutti noi volevamo essere, a un certo punto, James Dean e poi magari Rock Hudson, ma alla fine ci siamo trasformati tutti in George Goebel (un popolare comico americano, ndr)”».

Una storia, quella di Landman, che parte quindi dall’industria del petrolio per arrivare a temi più specifici e che possono interessare anche chi di combustibili capisce ben poco, conferma Thornton: «È una storia di relazioni, di famiglie intrecciate fra loro e di come un business così stressante possa influire sulle persone». Il suo Tommy Norris è un uomo duro e puro del West che non ha paura di trattare con i cartelli della droga, ma che allo stesso tempo si trova a dover risolvere le questioni amorose della figlia teenager. «Credo che i western siano molto simili alle tragedie shakespeariane. Voi in Italia lo sapete bene», dice sorridendo. «Le migliori storie sono semplici ma con personaggi complessi, e Taylor è molto bravo in questo».

Che Sheridan sappia il fatto suo è una questione oggettiva, prendete Yellowstone: partita come prodotto che si rivolgeva a un pubblico più anziano che guardava ancora la Tv, che evitava le sale cinematografiche ed era più abituato ai western, durante la pandemia è esplosa tra il grande pubblico grazie alle piattaforme di streaming.

Da lì sono nati prequel che raccontavano la storia della famiglia Dutton attraverso eventi storici americani come la Guerra Civile e la Grande Depressione. Un successone anche quelli. Ora Landman prova a fare il passo successivo, attualizzare le grandi tematiche americane odierne e farle diventare mondiali. Se ci sono anni giusti per questi prodotti, diremmo che sono assolutamente quelli in cui anche Beyoncé ha fatto un disco country. Al contrario di come direbbe lei: This is Texas.

Ma parlare con Billy Bob Thornton, in clima natalizio, senza citare quel cult che è Babbo Bastardo è impossibile: «Ormai è iconico, ogni Natale va in onda su diversi canali. Mi auguro solo che anche le nuove generazioni capiscano l’umorismo del film». Prima però ci sono un po’ di oleodotti da controllare.

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