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Sotto il sole della Romagna: 10 titoli cultissimi (e abbronzatissimi)

Dal pianista Jerry Calà al bagnino Andrea Roncato. Ma pure Autori maiuscoli come Fellini e Zurlini, fino agli aggiornamenti attuali: vedi il ‘Sapore di mare’ a Riccione by Enrico Vanzina. E c’è un bonus serie: sapete quale

Foto: Netflix

I vitelloni (1953) di Federico Fellini

In principio fu Fellini (e chi se no). Che ha fotografato un luogo (la sua Rimini), una generazione, un cinema tutto. Mollemente svaccati al bar, i nullafacenti di Sordi & Co. che sfottono i “lavoratoriiiii!” (cit.) sono la maschera definitiva dell’italiano di provincia in (eterna) vacanza. Ci vorrebbe un aggiornamento all’epoca reddito di cittadinanza, ma non sarebbe lo stesso capolavoro.

Estate violenta (1959) di Valerio Zurlini

Se Fellini rappresentava l’anima critica ma in ogni caso gioiosa e vitale della Romagna, Zurlini era quella più introspettiva e oscura. Si veda questo titolo oggi da molti dimenticato, che usa Riccione come sfondo di una storia di guerra (siamo nel ’43) e d’amore (tra i meravigliosi e giovanissimi Jean-Louis Trintignant e Eleonora Rossi Drago). È su Amazon Prime Video, non ci sono scuse per non (ri)vederlo.

La ragazza con la valigia (1961) di Valerio Zurlini

Altro giro, altro Zurlini. Che regala a una fulgida Claudia Cardinale una delle sue parti più memorabili e struggenti. Ovvero quella di Aida Zepponi, che si sposta dall’Emilia alla Riviera con appresso il suo bagaglio di vestitini estivi e (soprattutto) sentimenti confusi e infelici. Non si scorda più lo schiaffo allo stabilimento sulla spiaggia di Rimini, né il finale in stazione.

L’ombrellone (1965) di Dino Risi

Tra i titoli “estivi” by Dino Risi, uno di quelli oggi meno celebrati. Che è invece una fotografia precisissima dell’italiano in vacanza. In questo caso, l’ingegnere romano (Enrico Maria Salerno) che molla la città per passare il Ferragosto a Riccione con la moglie (Sandra Milo). Attorniato da una galleria di perfetti tipi da spiaggia: su tutti, il gigolò che ha mire sulla signora. Anche questo su Prime Video.

Acapulco, prima spiaggia… a sinistra (1983) di Sergio Martino

Salto in avanti nel tempo fino agli anni ’80, che fanno della Romagna il vero avamposto disco-vacanziero degli italiani. Gigi e Andrea sono due trentenni, vitelloni anche loro, che sognano di andare in Messico ma si ritrovano a Cesenatico. Tra corteggiamenti ed equivoci, il buddy movie è stracult. La canzone del film oggi non passerebbe la censura MeToo: «Viva le donne che son come l’acqua santa / Quando le tocchi il miracolo non manca!».

Rimini Rimini (1987) di Sergio Corbucci

Il film romagnolo per eccellenza, anche solo per il titolo. Intrecci di umanità varia tra seduzioni e raggiri: ci sono Paolo Villaggio, Serena Grandi, Laura Antonelli, ancora Andrea Roncato, ma la maschera che non si scorda (e che diventa quella della côte nostrana per antonomasia) è il Gianni Bozzi di Jerry Calà. Boom al botteghino, seguìto da Rimini Rimini – Un anno dopo.

Abbronzatissimi (1991) di Bruno Gaburro

Ancora il Jerry nazionale in un altro successone pop. Il suo Billy, pianista di piano bar con la passione del gioco d’azzardo, definisce ancora meglio la caratura comica e local dell’attore, così come il giallorosa che nasce con la sua amante Alba Parietti (!). Accanto a loro: Teo Teocoli, Mauro Di Francesco, Franco Oppini, eccetera. Un sequel: Abbronzatissimi 2 – Un anno dopo. Quante volte li avete visti su Rete 4?

Da zero a dieci (2002) di Luciano Ligabue

Dopo l’esordio nella sua Emilia con Radiofreccia, il Liga va in Romagna e porta con sé per un weekend Massimo Bellinzoni, Stefano Pesce e Pierfrancesco Favino (che fa coming out en travesti). Tra viale Ceccarini e il mare, un aggiornamento delle atmosfere pop di un tempo, ma più nostalgico e crepuscolare. In colonna sonora chiunque, da Van Morrison a YMCA dei Village People.

Non pensarci (2007) di Gianni Zanasi

Non esattamente un titolo balneare, ma il ritorno di Valerio Mastandrea a casa di mammà (a Rimini) inquadra un nuovo vitellonismo che non fa una piega. Anzi, monitora meglio ancora la vita di una provincia sospesa tra operosità di tutti i giorni e senso di vacanza perenne. Memorabile il protagonista wannabe rocker che si butta dal palco e nessuno lo prende, ma anche Anita Caprioli istruttrice di delfini.

Sotto il sole di Riccione (2020) di YouNuts!

Il vero Sapore di mare degli anni 2000 si sposta dalla Versilia in Romagna. La regia è dei “videoclippari” esordienti YouNuts!, ma dietro c’è la mano di Enrico Vanzina, e si sente. Ancora una giostra di personaggi, giovanissimi (Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino, Fotinì Peluso) e non: vedi la fu Selvaggia Isabella Ferrari e il solito Andrea Roncato, che torna nei panni di un adorabile bagnino âgé. Soundtrack by Tommaso Paradiso, ça va sans dire.

Bonus: Summertime (2020– )

La Romagna aggiornata all’immaginario corrente non può prescindere dalla serie Netflix che ha di nuovo reso Cesenatico e dintorni il place to be per la gioventù sbruciacchiata e social di oggi. Da Tre metri sopra il cielo di Moccia (ma non si direbbe), la classica love story estiva (tra Coco Rebecca Edogamhe e Ludovico Tersigni), ma con teen di seconda generazione e meno pathos da Baci Perugina. E comprimari perfetti: vedi Andrea Lattanzi e Amanda Campana. La seconda stagione, per una volta, è meglio della prima.

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